martedì 20 dicembre 2011
Non sia mai detto che Àp0ti sia incline a tirarsi indietro dall'oneroso
ma gratificante cómpito di dispensare pratici consigli di quotidiana
sopravvivenza per l'Homo (e per la Mulier) Sapiens dallo spirito libero e
dalla mente inquisitiva; anzi, chissà che questi nostri sparpagliati e
innocenti pensieri non possano un giorno trovare maggior respiro in un
manuale di sopravvivenza, magari con allegato – perché no – un
ricettario. In fondo, parliamoci chiaro, gli anni '10 hanno un disperato
bisogno di un ritorno alla post-retro-kitsch-pseudo-contro-cultura,
magistralmente espressa in irrinunciabili capolavori quali The Anarchist Cookbook, Steal This Book,
e tanti altri. Chi dunque meglio di Àp0ti potrebbe candidarsi a
raccogliere un simile, illustre testimone? Avete visto il nostro logo?
Cioè, scusa, no, dico: avete. Visto. Il nostro. Logo? Detto tutto.
Orbene,
visto che da qualche parte bisogna pur cominciare, perché non esordire
con qualche semplice dritta che vi consenta di mettere in difficoltà – e
successivamente in fuga – i solerti impiegati della Società Torre di
Guardia, facendo sì che la vostra dimora sia sulle loro mappe tattiche
segnalata, una volta per tutte, con un maiuscolo NON FATEVI APRIRE
QUELLA PORTA?
Sì, d'accordo, vi sarà chi sosterrà che certe rappresaglie – similmente agli stunt che applaudiamo in film come Jackass
- andrebbero lasciate ai professionisti; qualcuno tra voi avrà infatti
visto in quella performance dell'adorabile idolo delle mamme Fabio Volo
(il cui video riportiamo qui sotto)
una sorta di sogno bagnato, un contrappasso dantesco, se vogliamo, ma niente di più. Sicuramente non qualcosa da emulare.
La nostra interpretazione è però leggermente diversa, se ce lo consentite.
Per carità, il video farà sicuramente esultare in spontanei commenti à la
'ben-gli-sta' quanti vorranno impiegare tre minuti e mezzo della loro
vita a guardare Fabio Volo mettersi in strada alle sette del mattino,
armato di nientemeno che un presepe umano e della sua suadente voce da
chierichetto, che farebbe umettare dall'eccitazione anche le labbra del
Santo Padre, con il solo scopo di, ehm, spaccare i testicoli (se ci si
perdona la triviale eppur calzante iperbole) a non meglio identificati
Testimoni di Geova, suonando al loro citofono e presentandosi come 'un
cattolico'.
Certo, perché no; ma si ha come l'impressione che se il
Volo (per l'anagrafe Bonetti) avesse avuto la sventura di incappare in
una persona in vena di un dibattito teologico la quale, vedendo il suo
bluff, lo avesse invitato a spiegare dettagliatamente l'essenza della
Trinità, passando magari per la transustazione secondo Tommaso d'Aquino,
il nostro eroe avrebbe potuto replicare poco più di qualche balbettìo
confuso.
Ed è proprio qui che sta l'essenza dell'arma a disposizione
di chi apre la propria porta ai venditori di fede: la domanda. In fondo
che male c'è a volerne sapere un po' di più sulle motivazioni che hanno
portato quei due teneri credenti in giacchetta a trascinare la loro
borsa a tracolla fino alla vostra porta? Tenete presente che il solo
conversare con persone (voi) che rischino di far riflettere i Testimoni
sulle loro follie dottrinali può portare i TdG alla “disassociazione” - o
scomunica, nel loro mondo.
Bene, siete pronti?
1. Allora, a quando la fine del mondo?
Eh sì, per chi non lo sapesse, quel buontempone di Charles Taze Russell, fondatore della Società della Torre di Guardia (Watchtower Bible and Tract Society)
basò tutto il suo sistema dottrinale su un unico, indiscutibile dogma:
il mondo stava per finire. Ah, e anche il fatto che lui, Charles Taze
Russell, fosse l'unico mortale nella storia del genere umano in grado di
interpretare correttamente la Bibbia... per ragioni che, ahimé, non si
premurò mai di spiegare, a parte il riversare le sue interpretazioni in
una serie di Studi delle Scritture (6 volumi), unico strumento per poter leggere la Bibbia senza rischiare di rimanere nel buio spirituale.
La
fine del mondo però – o Armageddon, per gli amici – era veramente il
suo primo amore e cavallo di battaglia; al punto che Russell vendette il
suo business per dedicarsi a tempo pieno alla professione di menagramo,
coltivandosi all'uopo “una barbaccia ispida e cespugliata” da iettatore. [1]
Inutile
dire che Russell, come ogni persona affetta da quelli che nell'àmbito
della psichiatria vengono chiamati disturbi deliranti, non si era solo
accontentato di fare previsioni a casaccio, ma le aveva anche arricchite
di date precise, con eventi biblico-paranoici da far invidia all'altro,
grande visionario, Giovanni evangelista, autore dell'Apocalisse.
Brevemente:
nel 1799 era cominciato il Tempo della Fine, nel 1874 Gesù era
atterrato nuovamente sul nostro pianeta (in forma invisibile, si badi
bene), e nel 1914 il mondo sarebbe finito. Tutte queste date erano
ovviamente confermate da certe misurazioni geometriche nelle piramidi
d'Egitto (e dove sennò?)
Nella dolorosa delusione di constatare che –
arrivato e passato il 1914 – tutto il genere umano era ancora in vita,
Russell decise di modificare la data, e postporla al 1915...
Niente. Ritenta: sarai più fortunato.
D'accordo, allora forse il 1918?
Macché, niente da fare.
Charles
Taze Russell morì nel 1916, senza nemmeno la consolazione di vedere
avverato il sogno della sua vita, e cioè di essere testimone
dell'orribile e truculenta morte nonché giudizio universale di milioni
di peccatori che non avevano voluto credere alle sue profezie. Un vero
peccato.
Questo non significa che gli eredi spirituali di Russell
fecero tesoro di questa lezione: ah no, il suo successore, un tal
avvocato Joseph Franklin Rutheford – sebbene fosse convinto di essere un
giudice e nessuno riuscisse a fargli cambiare idea – decise che avrebbe
superato il suo predecessore in profezie da baracconi; diciamo che
perlomeno Rutheford riuscì a farci qualche soldino in più, come vedremo.
Nel
corso degli anni, altre date vennero considerate come possibili Giorni
del Giudizio Universale: la data del ritorno di Gesù in versione Invisible Man
fu spostata con discrezione al 1914; il 1925 venne dato per certo come
il nuovo Armageddon (anno in cui sarebbero anche resuscitati Abramo,
Isacco e Giacobbe; per supervisionare la cosa, nel caso ve lo steste
chiedendo); quando questo non accadde, brevemente, venne considerato il
1957 (perché no? In fondo era l'anno dello Sputnik) e successivamente il
1975, in una famosa “profezia” fatta nel 1966. Oggi i Testimoni di
Geova preferiscono discretamente farci notare che, secondo la profezia,
il mondo “sarebbe potuto finire” nel 1975. Capite, un verbo servile cambia tutto. [2]
2. Dove sono gli Immortali?
Per
dimostrare al mondo di essere in grado di battere persino il suo
predecessore in fatto di insanità mentale, Rutheford pensò bene di
profetizzare nel 1920 che milioni di persone, in vita durante il ritorno
invisibile di Gesù, non sarebbero mai morte. Un concetto preso in
prestito dal Vangelo secondo Matteo (24:34), che Rutheford usò come
titolino leggermente sensazionalista per un suo pamphlet, atto a
reclutare milioni di fedeli con una confusa profezia rivolta a coloro
che si fossero convertiti entro 6 mesi, i quali avrebbero avuto comode
rate a interessi zero per i primi 36 mesi, più un apriscatole in
omaggio... o forse stiamo facendo confusione.
Sia come sia, nel 1925
venne appunto varata con successo la “campagna del milione”, che
consentì a Rutheford di farci su un bel gruzzoletto col quale acquistare
un villa a San Diego, e nominarla Beth Sarim (Casa dei Prìncipi). Non
abbiamo bisogno di dirvi che questa immensa proprietà, con dieci camere
da letto e una piscina, fu in effetti intestata a nientepopodimeno che
ad Abramo, Isacco & Giacobbe (in arte: Israele): sì, Rutheford era
solo, come dire, il custode di Beth Sarim, nell'attesa che tornassero i
patriarchi biblici (i quali – si sa – amano schizzettarsi un po'
nell'acqua di una piscina, mentre contemplano i vari modi di distruggere
il pianeta e ardere vivi tutti i peccatori). Lo stesso dicasi per le
due Cadillac V-16, ovviamente acquistate anch'esse per scorrazzarci i
patriarchi.
Nell'attesa però, il buon Rutheford si faceva portare in
giro per la California dal suo autista – quando non era occupato a
viaggiare per l'Europa con i proventi derivati dai neo-convertiti – e
passava i suoi inverni a Beth Sarim. Questo fu il suo stile di vita
anche durante e dopo la Depressione del '29, qundo la stragrande
maggioranza dei suoi compatrioti faceva la fame.
La domanda è dunque
questa: quei milioni di neo-convertiti che dovrebbero essere ancora in
vita...ehm, dove sono? Attenzione, stiamo parlando di milioni di
Testimoni che, nel 1914, dovevano avere perlomeno la maggiore età, e che
dovrebbero quindi avere adesso 117 anni come minimo. Se ne sa niente di
quelli lì? Dov'è che li tenete nascosti? Neanche un trafiletto su una
delle vostre pubblicazioni?
3. Gesù non se n'è accorto?
Per
coloro che si stessero ancora torcendo dall'intollerabile suspense del
non sapere perché mai Gesù avesse deciso di tornare sulla terra in forma
invisibile nel 1914, e per fare cosa, etc etc, ecco la risposta.
Gesù,
nella piena consapevolezza che il mondo stava per essere distrutto di
lì a poco – secolo più, secolo meno – aveva deciso di giungere
personalmente sulla terra per esaminare ogni singola scrittura di ogni
singola religione che fosse mai stata concepita dopo la sua morte
(capite, per aggiornarsi un po', ma senza essere disturbato da
cacciatori di autografi). Inutile dire che, alla fine del suo ponderoso
studio, intorno al 1919 o giù di lì, il Buon Maestro era giunto alla
conclusione che l'interpretazione della Società della Torre di Guardia
era l'unica degna di aggiudicarsi il suo sigillo d'approvazione (l'Uomo
del Monte ha detto sì, per così dire).
Orbene, è possibile ritenere
che Gesù, durante la sua ricerca da topo di biblioteca (ci riesce a
questo punto difficile scrivere, a causa dei familiari dolori agli
addominali che sempre giungono quando si ride troppo di gusto; ma ci
asciughiamo le lacrime e continuiamo, solo per voi!), abbia anche dato
un'occhiata al tomo The Finished Mystery, pubblicato dalla casa editrice della sua religione preferita nel 1917?
Vedete,
come nel caso di Jimi Hendrix e più recentemente Michael Jackson, la
morte di un artista non impedisce a coloro che ne incassano i diritti
d'autore di continuare a pubblicare, anno dopo anno, materiale inedito,
di solito convenientemente reperito all'ultimo momento, 1-2 mesi prima
del Santo Natale.
Così anche per Charles Taze Russell, la sua morte
non impedì alla Società Torre di Guardia di pubblicare il cosiddetto
settimo volume dei suoi Studi delle Scritture, intitolato appunto The Finished Mystery.
In questo libro si legge a chiare lettere che la fine del mondo sarebbe
cominciata nella primavera del 1918, che era il caso di prepararsi
spiritualmente, e magari cancellare anche l'appuntamento con il
parrucchiere. Come sappiamo, però, il mondo ha continuato a esistere per
altri 92 anni. Niente Apocalisse – sigh!
I casi sono dunque due: o
Gesù, nel selezionare i TdG come unici detentori della verità, era
disposto a chiudere un occhio su questa piccola svista (???) o
semplicemente non se n'era accorto?
Rispondete, miei buoni Testimoni...
4. Una scioccante e sbagliata traduzione, obsoleta ed erronea?
Sì,
d'accordo: lo sappiamo tutti che l'intera Bibbia, in qualunque lingua
moderna la si legga, è fondamentalmente “una scioccante e sbagliata
traduzione, obsoleta ed erronea”. Questo è evidente già dal primo
versetto della Genesi! “In principio gli Dei crearono il cielo e la
terra” sarebbe una traduzione più accurata rispetto alla versione che ci
inflissero al catechismo, visto che, fino a prova contraria, la parola
per “Dio” nel testo originale - Elohim, o אֱלהִים - è plurale!
Ma
anche volendo soprassedere, nessuna traduzione può nemmeno sognarsi di
competere in fatto di bizzarre, arbitrarie e fumettistiche
interpretazioni da psicopatici con la campionessa assoluta: la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture – unica versione riconosciuta dai TdG.
E
a dirlo non siamo noi, ma lo stesso accademico citato dalla Società
Torre di Guardia come massima autorità sugli originali testi sacri: il
prof. J. R. Mantey.
A quanto pare, la Società Torre di Guardia avrebbe scelto Mantey come testimonial della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture;
il problemino è che quando Mantey lo venne a sapere – decenni fa –
rischiò un colpo apoplettico, e si premurò di dichiarare: “Dopo aver
studiato la loro erronea traduzione in centinaia di versetti del Nuovo
Testamento, si è chiarita in me la convinzione che quando la Scrittura
era in disaccordo con i loro particolari insegnamenti, essi
deliberatamente l'hanno tradotta in modo erroneo oppure hanno alterato
il testo al punto tale che potrebbe sembrare che ci sia qualche
apparente sostegno per le loro opinioni non scritturali (…). Ma ciò che è
di gran lunga peggio, (...) si sono resi colpevoli di deliberato
inganno: Ciò rende la loro traduzione detestabile” [3]
In altre
parole, miei buoni Testimoni: credete veramente alle vostre scritture,
anche quando persino coloro che pensate le approvino, sono in realtà i
primi a definirle “detestabili”?
5. Non vi converrebbe cercare almeno di scoprire se avete una speranza?
Ecco
un'altra spassosa curiosità sui nostri amici con la borsa a tracolla:
doveste farvi venire l'idea di convertirvi, vi verrebbe affidato il
rango di pecorelle di seconda classe. Eh già, la religione dei TdG
divide infatti i suoi fedeli in prima e seconda classe.
Quelli della prima classe – gli “unti”, se preferite, o משיח
– sono quelli cui è consentito prendere la comunione, quelli che
avranno sempre un contatto diretto con Dio: solo loro avranno diritto a
prendere posto in paradiso alla fine dei tempi. E naturalmente il loro
numero è limitato a 144.000 (ecco che ritornano quei dolori agli
addominali), un numero che è menzionato tre volte nell'Apocalisse.
E quelli della seconda classe?
Beh,
questo “altro gregge” (Vangelo secondo Giovanni, 10:16) sarà destinato a
rimanere sulla terra per l'eternità, a meno che – così dice
l'interpretazione del momento, salvo improvvisi cambiamenti d'idea
dell'ultimo minuto da parte del Corpo Direttivo dei TdG, come tradizione
vuole – a meno che, dicevamo, non riesca a totalizzare un numero
sufficiente di convertiti da permettergli di diventare pecorelle di
prima classe.
Ora, la domanda, come diceva il poeta, nasce spontanea:
prima di affaccendarvi a bussare di porta in porta, miei graziosi
Testimoni, non varrebbe la pena informarsi se abbiate effettivamente una
qualche speranza? No, perché si ha come l'impressione che, essendo il
numero degli “unti” in vita in questo momento (o “schiavi fedeli e
discreti," come amano definirsi) approssimativamente 10.800 [4], ed
essendo possibile che questo numero sia rimasto più o meno stabile – con
decessi e nuovi acquisti ogni anno - potrebbe forse essere che dal
1879 ad oggi i rimanenti 133.200 posti, con una media di un migliaio di
nuovi "unti" ogni anno, siano già stati assegnati tutti? Io una
ricerchina la farei, se fossi in voi.
Bene, la nostra missione
per oggi è compiuta, fratelli cari. Speriamo di avervi dato oggi uno
strumento in più, ricordando sempre ciò che diceva lo spietato
Nietzsche: È falsa ogni verità che non destò almeno una risata!
Pace.
3 commenti:
Apprezzo il fatto che questo mio vecchio post di ormai due anni fa continui a essere ripreso e ripubblicato qua e là da altri bloggers. Apprezzerei però ancora di più se ne fosse anche riconosciuto l'autore – cioè il sottoscritto: il mio nome d'altronde appariva chiaramente nel post sul blog originale http://ap0ti.blogspot.com mentre qui vedo che è stato rimosso.
Grazie
Sarebbr da cancellare dato che hai scritto x ogni parola una cavolata. Oltre tutto non ce niente ma niente di vero.
Io leggerei la Bibbia per capire cosa Gesù fece sulla terra e perché per quale speranza.? Perché è morto perché fece miracoli e perché diede istruzioni per proclamare la verità.
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