martedì 20 dicembre 2011
Secondo l'escatologia cristiana, il Giudizio universale (o Giudizio finale) avverrà alla fine dei tempi: Dio giudicherà tutti gli uomini in base alle azioni da loro compiute durante la vita, e destinerà ciascuno al Paradiso oppure all'Inferno. Questa dottrina fa riferimento ad una celebre parabola di Gesù (Matteo 25,31-46).
Secondo la Chiesa cattolica e quella ortodossa, in effetti, gli uomini vengono giudicati subito dopo la morte (giudizio particolare), e le loro anime accedono al Paradiso o all'Inferno immediatamente, o, nel caso del Paradiso, dopo un periodo più o meno lungo di purificazione. Alla fine dei tempi vi sarà invece la resurrezione della carne, con la quale i corpi risusciteranno e si riuniranno alle anime.
Altre confessioni cristiane, ad esempio i Testimoni di Geova, ritengono invece che le persone non possano accedere al Paradiso terrestre, o alla distruzione eterna fino al Giudizio universale.
Una tradizione, ispirata da alcuni passi biblici e diffusa soprattutto tra i protestanti,
sostiene che immediatamente prima del Giudizio universale vi sarà una
grande battaglia finale tra le forze del bene e quelle del male nel
luogo, letterale o simbolico, del monte di Megiddo o Armageddon, presso Gerusalemme.
Altre religioni
L'equivalente nell'escatologia islamica è la qiyama.
L'escatologia ebraica prevede il Messia.
Nell'Induismo Garuda Purana tratta diffusamente dei giudizi e delle punizioni dopo la morte.
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