mercoledì 14 dicembre 2011
Eroina
Più eroina usi e meno ne hai, e più ne hai più ne usi.(William Burroughs - "Il pasto nudo")
Che cos’è l’eroina
Attraverso successive raffinazioni si ottengono dal papavero: oppio, morfina ed eroina. Si presenta come una polvere bianca o marrone spesso granulosa. Viene assunta inalandola per via nasale o iniettandola in vena, molto più raramente viene fumata.
Effetti ricercati
Uno stato di benessere diffuso, la scomparsa di angosce e timori, l’ annullamento del dolore fisico. Chi assume eroina ricerca in particolare il "flash", una sensazione improvvisa e acuta di euforia, benessere e calore corporeo.
Dipendenza e intossicazione
Anche l’ assunzione di poche dosi successive, genera rapidamente una dipendenza fisica e psichica, richiede un aumento del dosaggio e genera crisi d’ astinenza. L’ uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’ assunzione per restare "normale" e combattere la crisi d’ astinenza.
Rischi e danni
Decadimento dello stato generale di salute ed abbassamento delle difese immunitarie, carie, perdita dei denti, flebiti ed ascessi. La vita diventa disordinata, stressante e paranoica, l’ alimentazione casuale e povera. Nelle donne si osserva una diminuzione di fertilità e la scomparsa del ciclo mestruale, in gravidanza aumenta il rischio di aborto. L’ uso promiscuo di siringhe ha provocato e purtroppo provoca una epidemia di AIDS tra i tossicodipendenti. Non va comunque dimenticata la presenza significativa di epatiti, tubercolosi, malattie veneree nella popolazione tossicodipendente. L’overdose, ovvero dose massiccia di sostanza stupefacente, porta alla morte del soggetto interessato.
Socialmente
Un disastro. L’ unica cosa che ti interessa è farti e tutti i soldi vanno a finire lì. Chi assume eroina diviene rapidamente un emarginato e perde progressivamente tutti gli altri interessi. La necessità irrinunciabile dell’ eroina porta a considerare gli altri soprattutto come una fonte di denaro, con assillanti ricerche di prestiti e furti anche ad amici e familiari. Nelle fasi finali porta alla perdita di qualsiasi senso di rispetto e dignità facendoti fare qualsiasi cosa pur di ottenere una dose come la prostituzione maschile e femminile, inserimento in attività criminali improbabili e rischiose. Dopo otto ore dall’ ultima dose compaiono ansia, sbadigli, sudorazione, lacrimazione, insonnia, vampate di calore alternate a sensazioni di freddo, crampi e dolori addominali, dopo trentasei ore compare spossatezza, aumento della pressione e della temperatura, tachicardia, respirazione rapida. La crisi può protrarsi fino a dieci giorni. Secondo alcune ricerche nei sei mesi seguenti si possono verificare insonnia, una sensazione imprecisata di malessere, depressione ed irritabilità, tutti fattori che possono determinare pesanti ricadute.
Precauzioni
La scelta di provare diventa facilmente una scelta irreversibile che vi rovina la vita. Non usate siringhe già usate in quanto potreste contrarre l’AIDS ma anche epatiti, o altre malattie invalidanti. Iniettare eroina nel corpo umano è sempre molto pericoloso. Rischi gravi si corrono dopo una disintossicazione, perché l’ organismo è più sensibile all’ eroina. Inoltre se bevete o se avete usato altri farmaci, anche una dose modesta può essere ancora più pericolosa. Se qualcuno va in overdose, non scappate. chiamate i soccorsi, rimanete con il soggetto interessato, fatelo sdraiare su un fianco e non fatelo addormentare mentre aspettate.
Cocaina
Guidando quel treno fatto di cocaina Casey Jones faresti meglio a stare attento alla velocità. (Grateful Dead, da Casey Jones)
Che cos’è la cocaina
La cocaina è un composto chimico derivato dalla coca, una pianta che si coltiva prevalentemente in America del sud. Dopo la raffinazione chimica, si presenta generalmente in polvere, cristallina bianca e inodore. Viene assunta inalandola per via nasale, fumata o iniettata.
Effetti ricercati
Euforia, allegria, sensazione di benessere, sicurezza e fiducia, molta voglia di parlare, muoversi e camminare. Sensazione di essere "giusti" e generalmente seguito dall’aumento del desiderio sessuale. L’ effetto è immediato e dura tra i quindici e i venti minuti.
Abuso e intossicazione
Chi usa cocaina non dorme e si alimenta poco. Passato l’ effetto ci si sente stanchi, privi di energie e depressi, si avverte quindi nuovamente l’ esigenza di assumere la sostanza. Questa dipendenza psicologica si rafforza con l’ aumento dei dosaggi e della frequenza di assunzioni, fino ad arrivare ad una dipendenza totale e qui siete spacciati.
Danni e rischi
L’ abuso di cocaina provoca stress, intossicazione, vita disordinata, alimentazione scarsa e poco oculata. Porta quindi ad un danneggiamento consistente della salute mentale e fisica. Si hanno spesso dimagrimento, insonnia, irritabilità bronchiti, decadimento delle facoltà mentali, danni alla fertilità e spesso deliri, psicosi e danni seri al sistema nervoso. Le crisi depressive portano inoltre spesso ad associare altre sostanze come alcool o psicofarmaci, in un maldestro tentativo di automedicazione. In questo modo si causano ulteriori danni alla propria vita sociale. L’ uso prolungato per via nasale può provocare danni alla mucosa con possibilità di perforazione del setto. Socialmente chi assume cocaina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni, il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’ isolamento e alla paranoia. L’ overdose da cocaina porta alla morte per paralisi respiratoria del soggetto interessato.
Precauzioni
L cocaina è una sostanza molto pericolosa. In ogni caso evitate di guidare e di mettere in pericolo la vostra vita o quella di altre persone. Se siete sotto l’ effetto della cocaina, non fate nulla di importante per voi, per il vostro lavoro o durante i vostri rapporti personali. L’ associazione cocaina-eroina dà vita ad un cocktail micidiale chiamato "speed-ball", di grande intensità e minima durata. In questi casi, troppa cocaina può potenziare gli effetti depressivi dell’ eroina sulla respirazione e aumentare il rischio di arresto del respiro e quindi di morte. La cocaina genera un comportamento compulsivo; se si è stati dipendenti, anche a distanza di molti anni, la vista di cose o oggetti che ricordino la cocaina può fare scattare un improvviso desiderio incontrollabile. Va inoltre notato che l’ assunzione di seppur piccole quantità, anche dopo un lungo periodo di astinenza, riporta la situazione a livelli di intossicazione molto alta.
Ecstasy
Che cos’è l’ecstasy
Composto semisintetico, generalmente commercializzato in pillole o capsule raramente in polvere.
Metil cosa?
MDMA = 3,4 metilendiossimetamfetamina ("ecstasy, X, E, XTC, Adam, Ice, Speed")
MDE-MDEA = N-etil-metilendiossiamfetamina ("Eve") come MDMA senza effetti amfetaminici
MDA = 3,4 metilendiossiamfetamina ("the drug") più dispercettiva
MMDA = 3-metossi-4,5metilendiossiamfetamina più allucinogena
Effetti ricercati
Gli effetti sono soggettivi e risentono molto dell’ ambiente in cui viene assunta la sostanza. In genere vengono descritti come una sensazione di "giustezza", l’ universo è bello e buono, pace e gioia diffusa, il quotidiano si trasforma in affascinante e interessante. Sintonia con l’ altro, rimozione delle barriere emotive e comunicative, facilità di parola, intensificazione delle percezioni sensoriali.
Rischi
Provoca un sensibile aumento della pressione sanguigna, pertanto se ne sconsiglia l’ uso soprattutto a persone con problemi cardiaci, renali o epatici o con la pressione alta. Sono segnalate morti di persone che assumevano contemporaneamente farmaci antidepressivi contenenti MAO inibitori. Consultate dunque il vostro medico di fiducia per sapere se gli anti-depressivi che eventualmente vi ha prescritto, contengano tali inibitori. In ogni caso se assumete antidepressivi non è il caso che vi complichiate la vita con altri stress. Sono stati segnalati disturbi e aggravamenti dello stato di salute in persone con asma, diabete, epilessia, psicosi.
Idratazione
L’ ecstasy viene consumata per lo più in discoteca. Qui il tempo scorre veloce, ci si muove molto e si perdono molti liquidi rischiando molto, in special modo se si consumano contemporaneamente anche sostanze alcoliche. Bevete molto e soprattutto non alcoolici, in alcuni casi la disidratazione ha portato alla morte.
Il dosaggio
La forma in cui l’ ecstasy viene venduta non consente di identificare correttamente il dosaggio. Il contenuto di una pillola è verificabile solo in laboratorio. In alcuni casi si sono riscontrati tagli di LSD, anfetamine morfina. Gli effetti dei tagli sono molto diversi ed imprevedibili. Il dosaggio di principio attivo, anche quando si tratta di sostanza non tagliata, varia molto dai 60 ai 160 mg per pillola. Con dosi superiori ai 175 mg correte maggiori rischi e l’ esperienza non migliora, diventa più "speed" e violenta e meno estatica. Gli effetti raggiungono il culmine dopo circa un’ ora e permangono per 4-8 ore. E’possibile che nei giorni successivi non ci si senta del tutto "regolari". I super dosaggi possono produrre effetti secondari indesiderati senza incrementare quelli piacevoli. Alcuni consumatori giunti al culmine degli effetti della prima pastiglia, ingeriscono un’ altra metà dose per prolungare l’ esperienza. Superare questa quantità può provocare tachicardia, sudorazione eccessiva, capogiri, irrequietezza, svenimenti, crampi ed attacchi di panico. Se si verificano questi sintomi sedetevi, rilassatevi, bevete molta acqua o succhi di frutta. Se i sintomi non scompaiono o si hanno svenimenti e/o disturbi visivi, ricorrete al più presto a un soccorso medico.
Neurotossicità
Le notizie sono incerte e contraddittorie, si segnalano danni provvisori o permanenti alla produzione di serotonina. In alcune ricerche condotte su animali infatti, si è riscontrata una perdita parziale di neuroni serotoninergici che sembra essere irreversibile. In esperimenti condotti su alcuni ratti, nella cavie e nel primati non umani, sono emerse evidenze a sostegno dell’ipotesi di un possibile danno anatomico sia a livello del sistema serotoninergico che a livello di quello dopaminergico. I dati tratti da esperimenti su animali non sono tuttavia direttamente trasferibili all’ uomo (per differenze di dosaggio e di vie di somministrazione) anche se non si possono nascondere elementi di forte preoccupazione da parte di molti studiosi. Se avete la tentazione di usare ecstasy spesso, sappiate che aumentate di molto i rischi di danneggiare permanentemente il vostro sistema nervoso. Alcuni consumatori riferiscono di forti depressioni dopo l’ esperienza con casi di pulsioni aggressive verso gli altri o contro di sè, fino ad arrivare, in qualche caso, al suicidio.
Sistema immunitario
Si segnala spesso un calo di resistenza alle malattie, soprattutto nei casi di uso assiduo, ciò in relazione allo stato di stress psicofisico ed all’ eccessivo affaticamento, alla disattenzione nei confronti dello stato fisico e dell’ alimentazione.
Socialmente
In alcuni casi il desiderio di vivere in un mondo a parte può portarci a consumare dosi massicce di ecstasy, come di altre droghe, oltre ai limiti che ci saremmo altrimenti "imposti". I rapporti umani, compresi quelli sessuali, sono facilitati e desiderati, il pericolo di infezioni assolutamente non avvertito, i rapporti non protetti con sconosciuti non sono percepiti come pericolosi. Se pensate di usare ecstasy portatevi appresso dei preservativi. I giorni successivi l’ assunzione possono essere caratterizzati da depressioni o stanchezza e il desiderio di riprovare diventa ossessivo. Si rischia di vivere da "zombie" per tutta la settimana aspettando il sabato... o addirittura per tutta la vita.
Precauzioni
In merito al dosaggio ed alla composizione, raccogliete quante più informazioni possibili tra i consumatori che conoscete. E’fondamentale sapere cosa state ingoiando. Le alterazioni serotoniniche possono essere ridotte se, nei giorni successivi all’ assunzione di mdma, si assumono anti-ossidanti, vitamina C e selenio. Mantenete un sano stile di vita, mangiate cibo sano, bilanciato e con molta frutta e verdura e dormite con regolarità. L’ alcool riduce gli effetti dell’ MDMA e la combinazione può produrre effetti indesiderati. Integrate l’ esperienza con la vita reale, non vivete due vite separate.
Psicofarmaci
Gli psicofarmaci si dividono in alcune grandi categorie come neurolettici, antidepressivi ed ansiolitici.
• Neurolettici
Effetti
Sono potenti sedativi del sistema nervoso centrale. Vengono prescritti dai medici a persone che soffrono di deliri, allucinazioni, percezioni strane di sè stesse e della realtà provocate da situazioni fortemente angosciose e stressanti che producono come conseguenza un grave senso di isolamento per l’ impossibilità degli altri di condividere il loro vissuto. Questi sintomi sono simili a quelli che possono essere provocati dal consumo eccessivo di cocaina e di allucinogeni.
Rischi
Scegliere da soli il neurolettico adeguato per tipo e dosaggio è sconsigliabile. Infatti i disturbi provocati da cocaina o allucinogeni tendono a scomparire (tranne casi eccezionali che devono essere curati dallo psichiatra) e quindi è inopportuno assumere dei sedativi così potenti che possono provocare altri disturbi come rallentamento della attività mentale, impossibilità a concentrarsi, pesantezza degli arti, difficoltà a parlare. Si rischia di entrare in uno stato in cui comunicare con gli altri diventa difficile, può essere complicato anche solo alzare il ricevitore del telefono, le cose e le persone sono vissute con distacco, perdono di significato e si vive in una situazione di apatia e di spaesamento.
• Depressione e Antidepressivi
Molto spesso si parla della depressione come della "malattia del secolo" e di soluzioni miracolistiche. Quello che forse si dimentica di sottolineare è la differenza tra tristezza e depressione. La tristezza è legata alla vita quotidiana ed a tutte le sue difficoltà, è legata al dolore per le separazioni, fallimenti, lo stress, all’ identificazione con il dolore degli altri ed è percepita con dolore dal soggetto che la sta provando. La depressione è una cappa che cala sulla mente di chi la prova e produce difficoltà a concentrarsi, pensieri tristi, insonnia, voglia di piangere, perdita dell’ appetito, sensi di colpa, perdita del senso di valore di sè e della propria autostima. Il più delle volte si accorgono più gli altri della depressione di chi la prova che non chi ne è affetto.
Effetti
Gli antidepressivi sono farmaci che tendono ad intervenire sui sintomi specifici attraverso i quali si manifesta la depressione e sono quindi da prescrivere sulla base delle situazioni individuali oltre che dalle risposte specifiche di ognuno di noi ai farmaci.
Rischi
I rischi sono legati all’ assunzione senza prescrizione medica. Gravi intossicazioni dovute alla tossicità dei farmaci, insorgenza di problemi nuovi e non valutabili, alterazione del sonno, stati confusionali, alterazione del sistema cardiocircolatorio, intossicazione da overdose (che può portare anche a convulsioni o coma), passaggio dalla fase depressiva a quella maniacale, situazione per cui si passa dal completo disinteresse per il mondo a quella nella quale ci si sente molto eccitati e si vogliono fare tantissime cose senza portarne a termine nessuna, si rischia di prendere decisioni non sufficientemente motivate, ci sembra di non avere bisogno di sonno e per le nostre continue richieste, si rischia di perdere la disponibilità degli altri nei nostri confronti. A questo punto rischiamo di avere bisogno di farmaci sedativi per ritornare alla condizione di normalità.
• Ansiolitici
Fanno parte di questa grande famiglia tutte le benzodiazepine (tavor, valium, minias, darkene, roipnol, en). I singoli farmaci si differenziano molto per modalità di presentazione, dosaggio, velocità e potenza d’ azione e durata dell’ effetto del farmaco sul nostro organismo.
Effetti
Diminuzione dell’ ansia, visione meno pressante, angosciante e immediata dei propri problemi, rilassamento, torpore e sonnolenza. Con l’ assunzione per via venosa e l’ associazione con alcool, si cerca il miracolo di "spegnere la luce", uno stato nel quale tutto passa e noi non ci accorgiamo di niente, non abbiamo coscienza, non sappiamo cosa ci succederà e qualsiasi cosa accadrà noi non ci saremo.
Rischi
Possono intervenire anche sul normale livello di attenzione e di capacità di percepire i pericoli e di attivare le difese, possono togliere il potere di critica e di indirizzo della propria vita. Le benzodiazepine danno forte dipendenza fisica e psicologica, sono difficili da scalare, perchè in quel caso riaffiora tutto il mondo, la mia età, i miei problemi. Inoltre possono dare sonnolenza, scadimento delle performance psicointellettiva, difficoltà di coordinazione motoria, minor rendimento nelle attività quotidiane, maggior rischio di infortuni o incidenti, particolarmente in associazione con alcool ed accentuazione di problemi epatici.
Precauzioni
Tutti questi tipi di farmaci sono facilmente reperibili (nel bene o nel male) e godono di una bassa critica sociale ("sono farmaci ufficiali, li usano tutti"). Questo non toglie nulla alla loro pericolosità ed alla necessità di usarli secondo modalità precise. Ognuno di noi è diverso dagli altri e ha dunque bisogno di una posologia e di una categoria di farmaci adeguata quindi non automedichiamoci perchè un dosaggio troppo basso o troppo elevato può avere effetti indesiderati e poco controllabili. E’bene che l’ assunzione, se necessaria, sia fatta sotto controllo medico. L’ uso di tali farmaci deve poi essere accompagnato da un adeguato sostegno morale. Quando non stiamo bene, infatti, sono tante le cose che non vanno e non esiste farmaco che risolverà i problemi del mondo! E’ invece più importante che qualcuno ci ascolti, entri in contatto con noi e ci aiuti dall’ esterno a vedere le cose in un modo diverso da come le vediamo noi. Se proprio li usate da soli, fatelo con molta gradualità. Quando un equilibrio si rompe all’ improvviso, non può essere riacquistato in un colpo. Non mischiate psicofarmaci con altre sostanze o con alcool.
Cannabis e hashish
"Gli effetti che prediligo del fumo sono: disponibilità al gioco, concentrazione calda e piacevole con qualsiasi cosa io stia facendo senza farmi ossessionare dalle altre cose ancora da fare... insomma un rapporto con la realtà che mi ricorda in maniera precisa quello che avevo da bambino. Per me il fumo non fa "fuggire la realtà", ma mi permette di starci dentro libero da tutte le incrostazioni accumulate con l’ età. Per questo trovo assurdo che fumino i giovanissimi". (G. Arnao "Cannabis")
Cosa sono la cannabis e l’hashish
La cannabis o marijuana è una pianta originaria dell’ Asia centrale ma ormai coltivata in tutto il pianeta. Le parti utilizzate con maggior principio attivo sono le infiorescenze e le foglie. Le sue varietà sono tantissime, mentre i suoi derivati sono l’ olio (distillazione delle foglie) e l’ hashish (ottenuto dall’ impasto della resina della pianta con grasso animale o miele). Questa sostanza si assume solitamente fumandola, ma la si può anche ingerire abbinata con dei cibi o sotto forma di infuso.
Effetti ricercati
Aumento delle percezioni sensoriali, specie nelle attività ricreative (musica, pittura, discorrere tra amici), aumento irrefrenabile dello stimolo della fame, dilatazione del tempo trascorso, occhi arrossati ed aumento della salivazione. Gli effetti sono quasi immediati, fumandola raggiungono il massimo dopo trenta minuti e cominciano a diminuire dopo un’ ora, svaniscono dopo tre. Se ingerita sotto forma di the, torte o altri alimenti, l’ effetto inizia dopo 45 minuti se si è a stomaco vuoto, 2 ore dopo se a stomaco pieno ed in questo caso l’ effetto dura dalle 6 alle 12 ore. E’ praticamente impossibile un controllo della quantità ingerita.
Abuso e intossicazione
Una serie di ricerche statunitensi, inglesi e canadesi non hanno rilevato danni permanenti cromosomici o ai tessuti cerebrali. I danni all’ apparato respiratorio sono paragonabili a quelli causati dal tabacco. In pratica i guasti di una "canna" sono paragonabili a quelli di quattro sigarette. Il sistema immunitario risulta depresso come nel caso d’ uso di sostanze alcoliche o di tabacco. Con dosi elevate si possono verificare effetti spiacevoli e indesiderati come manie di persecuzione o piccole paranoie. Sul piano fisico queste ultime possono accompagnarsi a sintomi come tachicardia, mal di testa o senso di pesantezza. Frequentemente questi problemi sono più evidenti nel caso in cui si sia scelto di ingerirla attraverso cibi o bevande.
Socialmente
La cannabis provoca una intensificazione della percezione dei rapporti con gli altri, maggiore solidarietà in un gruppo nel quale state bene, paranoia se state con gente che già non vi piaceva prima. La cannabis ha inoltre un effetto disintegratore dei rapporti formali e gerarchici, i rapporti imposti dalle convenzioni vengono mal sopportati. E’quindi deducibile il pericolo rappresentato dall ’utilizzo della sostanza in situazioni in cui i rapporti siano appunto di lavoro, di studio o comunque di impegno e non di tipo ricreativo. L’ impressione che si studi meglio dopo uno spinello è falsa, in realtà si tende a divagare e a non considerare l’ impegno come inderogabile. Non è stata dimostrata l’ esistenza di una sindrome amotivazionale conseguente all’ uso o all’ abuso di cannabis. E’ peraltro vero che si rischia di non valorizzare o non gustare la vita da "regolari" e di cercare di vivere i momenti ricreativi sempre "fumati" in particolar modo se si appartiene ad un gruppo in cui si fuma spesso.
Precauzioni
Questa sostanza, pur rientrando tra quelle droghe definite "leggere", ha comunque bisogno di alcuni accorgimenti e attenzioni. Se il vostro scopo è socializzare meglio con gli altri, non lo otterrete certamente aumentando il dosaggio, si verificherà invece il contrario. Ciò perché, a dosi elevate, si rischiano maggiormente gli effetti negativi di cui sopra e si ha comunque una sensazione di sonnolenza e di abbiocco. Nel caso di forti dosi, è facile sentirsi male con una sindrome detta in gergo "collasso". In questo caso si diventa pallidi, si suda freddo, si hanno capogiri e nausea. in questo caso lasciare calmo il soggetto. Se si vuole sdraiare, aiutatelo a coricarsi molto lentamente, non aumentate il malessere con un’ apprensione eccessiva e appena è possibile fategli bere molta acqua con un poco di zucchero. Aspettate un’ oretta. Se la usate in forme diverse dal fumo, non ingeritene dosi massicce perchè una volta all’ interno del vostro organismo, non la potrete più eliminare mentre invece se fumate, ai primi disturbi potete smettere. Una piccola percentuale di popolazione risulta ipersensibile alla cannabis e può andare incontro a brutte esperienze quindi è consigliabile una forte cautela nei dosaggi per chi utilizza la sostanza per la prima volta.
Anfetamine
Cosa sono le anfetamine
Sostanze stimolanti che, a causa della loro proprietà di ridurre l’ appetito, sono presenti in molti farmaci contro l’ obesità e la bulimia. Sono presenti sul mercato illegale sotto forma di pasticche o, più raramente, in polvere. In questo secondo caso l’ assunzione avviene via endovena (modalità che presenta maggiori rischi) o sniffata. Molto spesso le anfetamine sono presenti come sostanze da "taglio" in compresenza di LSD o di Ecstasy, in molte occasioni sono spacciate come ecstasy o acidi (LSD).
Effetti ricercati
Aumento della capacità di attenzione e di vigilanza, abolizione della necessità di dormire, scomparsa di appetito e della stanchezza, facilità di parola, sensazione di potenza. Se assunta per via endovenosa provoca violenta sensazione di calore, sensazione di onnipotenza, logorrea ed iperattività fisica.
Rischi
Dopo l’ effetto di esaltazione, segue una sensazione di spossatezza, irritabilità e depressione. La tentazione di prendere un’ altra dose è molto forte, se si cede a tale spinta si corre il rischio di posticipare la fase depressiva ritrovandosela però amplificata. Inizia quindi una spirale fatta di aumenti di dosaggi, manie varie e di persecuzione ed ossessioni dovute anche alla mancanza di sonno che danno al dipendente da anfetamina un classico aspetto trasandato, allucinato e skizzato. Dosi eccessive possono provocare coma, febbre o convulsioni. L’ overdose, anche in questo caso, può portare alla morte. Socialmente chi assume anfetamina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni. Il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’ isolamento ed alla paranoia.
Precauzioni per studenti
Tenete presente che la sensazione di studiare meglio è assolutamente illusoria e che le capacità di concentrazione e di memorizzazione non aumentano, ma anzi tendono a diminuire.
Precauzioni per aspiranti top model
L’ utilizzo di anfetamine come dimagranti è stato ed è molto diffuso soprattutto fra chi vive o lavora nel mondo della moda. I danni che è possibile riportare dal punto di vista fisico e mentale sono notevoli e in fondo costa meno seguire una dieta prescritta da un medico. Se siete fissate, le anfetamine non faranno che aumentare le vostre fissazioni quindi evitate l’uso di queste sostanze.
Uso ricreativo
L’ uso di anfetamine in contesti ricreativi è molto pericoloso per l’ imprevedibilità delle reazioni e dell’ intensità degli effetti. La mescolanza con l’ alcool è, per esperienza di chi ha provato, disastrosa. Il comportamento diviene solitamente aggressivo e violento, il desiderio di parlare continuamente non facilita la socialità con gli altri. In qualsiasi caso ponetevi limiti precisi e inderogabili, al tempo e alla dose da assumere, non considerate assolutamente le anfetamine una "non droga", scherzereste con il fuoco. Per favore non pensate di prendervi qualche sonnifero per riuscire a dormire, mescolare sostanze può diventare un salto nel buio.
LSD ed allucinogeni
L’ uso delle droghe che agiscono sulla coscienza è qualcosa che deve essere preso con la massima serietà. (Albert Hofmann)
Cosa sono gli allucinogeni e l’LSD
Sotto questa categoria troviamo una serie di sostanze anche difformi tra loro ma che possiamo unificare per i loro effetti simili. Fin da tempi remoti sono stati ritualmente utilizzati nello sciamanesimo per entrare in contatto con lo spirito, sono state introdotte in occidente soprattutto dopo gli anni ‘60.
I funghi di psilocibina sono lunghi funghi scuri che, con il deperimento, tendono a scurirsi ulteriormente, fino a diventare bluastri. Il Peyotl è un cactus con vari principi attivi tra cui la mescalina, diffuso in centro America. Solitamente si consuma in forma di bottoni freschi o secchi. L’ LSD è un prodotto di sintesi che viene commercializzato sotto forma di pillole di varie dimensioni, di francobollini o zollette di zucchero. La composizione del prodotto è sempre varia e incerta, così come i dosaggi variano da tipo e stato di conservazione, al punto da far nascere la credenza che esistano diversi tipi di LSD. In realtà l’ LSD è unico ma con diversi tagli (anfetamine, ecstasy, stricnina etc...). I tagli influenzano fortemente gli effetti in particolar modo il "down" finale. Gli allucinogeni non producono assuefazione, ma generano una fortissima tolleranza cioè la stessa sostanza, assunta a distanza di pochi giorni, non fa più effetto. Le notizie che seguono sono da considerarsi valide per gli allucinogeni in genere, anche se durata, effetti specifici e forme di assunzione, variano da sostanza a sostanza.
Effetti ricercati
Non esistono veri e propri effetti ricercati perché l’ esperienza è fortemente soggettiva, imprevedibile e caotica, varia cioè a seconda del contesto e delle personalità coinvolte. Si riscontrano comunque, in quantità e secondo modalità diverse, confusione percettiva e cognitiva, impossibilità a compiere le azioni anche delle più banali e di routine, perdita del senso del tempo, difficoltà a distinguere tra reale ed immaginario, forti sensazioni ed immagini di terrore e/o di beatitudine. La durata dell’ esperienza varia dalle quattro alle dodici ore, è possibile che anche dopo alcuni mesi si abbiano dei "flashback".
Rischi
Durante l’ esperienza possono verificarsi attacchi di panico. L’ uso prolungato può provocare psicosi che a volte permangono a lungo. Strutture di personalità fragili o particolarmente vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo, fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l’ equilibrio psichico. I casi di morte che si sono verificati sotto l’ effetto di LSD sono causati da azioni incontrollate dovute all’ alterata percezione della realtà circostante. Se assunte da persone immature o vicine all’ adolescenza, ci sono forti rischi di influenze negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo. Le esperienze di gruppo con gli allucinogeni spesso alterano la vita delle persone, spessissimo cambiano in modo imprevedibile e non sempre positivo, la relazione e l’ amicizia tra le persone che vi hanno partecipato. L’ uso prolungato e frequente di allucinogeni rischia di emarginare in una realtà separata dal reale.
Precauzioni
La tendenza "discotecara" è quella di considerare LSD e ecstasy più o meno affini e con le stesse controindicazioni. Non è così. Le esperienze da allucinogeni sono solitamente più intense e più traumatiche (specialmente se vanno male). E’ sconsigliabile assumere in modo superficiale e poco prudente sostanze che modificano la mente. Quello che rischiate, infatti, è un bene prezioso; la vostra intelligenza e la vostra visone del mondo. Nel caso siate comunque in procinto di farne egualmente uso, ci sono perlomeno alcune importanti precauzioni da prendere. Scegliete persone che già conoscete e con le quali siete in sintonia, fate in modo che sia presente una persona che abbia già fatto questo genere di esperienza e che possa intervenire in caso di necessità. Se l’ allucinogeno è naturale e non sintetico, non è valutabile a priori la quantità di principio attivo presente. In caso si assumano bottoni freschi o secchi di peyote, bisogna mettere in conto la possibilità di avere una forte nausea seguita spesso da vomito. Sarebbe meglio digiunare nelle ore precedenti l’ assunzione. Scegliete un luogo in cui non puoi avere imprevisti o fare incontri non desiderati. Una delle "paranoie" più frequenti è la paura che non finisca l’ effetto e di non riuscire a tornare "normali". La percezione del tempo è bizzarra e si rischia di fare una brutta esperienza. Scegliete un periodo di tempo in cui non avete impegni o cose importanti da fare, anche per le 24 ore successive. Non mischiate con altre sostanze o con alcolici. Aspettate almeno due ore prima di decidere che non vi ha fatto effetto e comunque non raddoppiate mai i dosaggi. Non guidate e non fate attività che possano essere pericolose per voi e per gli altri per almeno 24 ore. Tra un’ esperienza e l’ altra lasciate trascorrere qualche mese. In sostanza non utilizzate mai queste sostanze.
Steroidi ed anabolizzanti
Cosa sono gli steroidi e gli anabolizzanti
Derivati sintetici del testosterone, fondamentale ormone naturale maschile prodotto dai testicoli e responsabile della mascolinizzazione e dello sviluppo dei tessuti durante l’ età adolescenziale e adulta del maschio. Durante gli ultimi 50 anni sono stati utilizzati per il trattamento di molte e varie disfunzioni, ma è vasto il loro uso per fini "sportivi" sia da parte di praticanti di alto livello che da frequentatori di palestre di culturismo e body-building.
Effetti ricercati
Aumento della massa muscolare e della forza, capacità di sostenere sforzi intensi e di lunga durata senza cedimenti fisici, consapevolezza di essere robusti e muscolosi. Gli steroidi anabolizzanti vengono assunti secondo "cicli" di utilizzo della durata media di otto settimane. Le modalità di assunzione variano però considerevolmente. Sebbene la grande maggioranza di tecnici, atleti e medici ammetta che gli steroidi migliorano le prestazioni fisiche, l’ entità dei vantaggi e i fattori che li influenzano non sono ancora completamente chiari. In ogni caso non esiste una documentazione sufficiente circa i livelli di frequenza, durata e intensità degli allenamenti da accompagnare all’ assunzione di steroidi perchè si abbiano i risultati desiderati.
Rischi
I rischi variano a seconda del tipo di steroidi usati, il dosaggio, l’ età di inizio e l’ eventuale assunzione di altri farmaci. A livello fisico i problemi meglio documentati riguardano soprattutto il fegato e l’ apparato riproduttivo. Grossi sospetti si hanno relativamente a problemi cerebrospinali, immunitari, cardiaci ed alla prostata. Si hanno effetti evidenti sull’ apparato riproduttivo maschile. L ’ assunzione di questi derivati del testosterone comporta infatti una riduzione del testosterone prodotto autonomamente dall’ organismo. Il nostro corpo può arrivare addirittura a sospenderne la produzione. Tutto ciò può provocare la riduzione delle dimensioni dei testicoli, del numero e della motilità degli spermatozoi. Nelle donne l’ uso di steroidi è associato a un processo di "mascolinizzazione". Si hanno così irregolarità mestruali, abbassamento della voce, riduzione del seno, perdita dei capelli, aumento dell’ acne e dei peli corporei.
L’ impiego di steroidi negli adolescenti che non hanno terminato la crescita può comportare un arresto di quest’ ultima. Il testosterone, infatti, provoca la saldatura delle cartilagini e quindi permette le crescita delle ossa. Una sua diminuzione comporta il fatto di rimanere più bassi di statura. Negli utilizzatori di steroidi sono stati osservati anche disturbi psicologici come turbe psichiche, comportamenti aggressivi, cambiamenti dell’ umore e squilibri simili a quelli prodotti dalle anfetamine. E’ probabile che gli steroidi possano causare una dipendenza fisica, anche se sono ancora pochi i casi con evidenti sintomi di astinenza.
Precauzioni
Fidarsi del fatto che tali sostanze non abbiano mai fatto male ad amici o conoscenti che li usano, è una leggerezza che può costare molto caro! Gli effetti tossici, infatti, non sono subito evidenti, ma possono impiegare anni a manifestarsi. Nel caso siate comunque in procinto di farne ugualmente uso, sospendete periodicamente l’ assunzione per ridurre gli effetti tossici, inizialmente parzialmente reversibili, sottoponetevi periodicamente ad esami del sangue e delle urine per valutare la funzionalità del fegato e i componenti del sangue, non fidatevi dei tanti improvvisati "esperti", rispettate i dosaggi di rimpiazzo, cioè quelli indicati per l’ uso terapeutico degli steroidi e, soprattutto, non facciamo diventare i nostri corpi e le nostre menti terreno di sperimentazione improvvisata.
Per qualsiasi problema inerente all’uso di droga o di sostanze illecite, ti invitiamo a voler consultare un medico o un esperto in materia.
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