LO STATO VENDE LA MORTE ?

martedì 13 dicembre 2011

ogni anno il fumo provoca circa 90.000 morti ed ossia 51.000 persone muoiono per tumori, 25.000 per bronchite ed enfisema polmonare, 14.000 per patologia vascolare cardiaca e cerebrale (ogni 7-8 minuti muore 1 persona

Quanto guadagna un tabaccaio sulle sigarette?     

ciao sn una tabaccaia io ci guadagno 8%
pensa ke sulle ricariche ci guadagno il 2%
è la moltitudine ke ti fa la somma
lo stato si becca 4,10
e il tabaccaio solo 0.10    Mio padre e tabaccaio!!
lo Stato interviene in modo deciso sui tabacchi lavorati penalizzandone il consumo con una tassazione che sfiora il 75% del prezzo finale.
Con un introito non indifferente: nel bimestre gennaio-febbraio il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi è stato di 1,7 miliardi di euro (su 58,9 miliardi di entrate totali).
Più o meno siamo a livello della benzina, visto che lo Stato guadagna con il prezioso derivato del petrolio il 64,93% (48,26 di tasse e 16,67 di IVA). Nonostante la pesante tassazione e i continui rincari, il tabacco continua comunque ad essere amato ed acquistato, e nessuno si mobilita
 
Dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge si sviluppa un fumo contenente 4.000 sostanze diverse delle quali 40 considerate cancerogene.

Il nuovo allarme sulla pericolosità delle sigarette e' rappresentato dal polonio radioattivo, uno dei più potenti agenti cancerogeni presenti nel fumo di tabacco. All’interno delle “bionde” più vendute in Italia se ne trovano quantità ingenti: fumare 20 sigarette al giorno per un anno equivale a sottoporsi a 25 radiografie al torace nell'arco dello stesso periodo.A rivelarlo è stato uno studio dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l'Università di Bologna e con l'Enea,  presentato a Roma il 31 maggio in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco. L'analisi è stata effettuata su 10 marche note: Chesterfield rosse, Winston Blue, Diana Blu, Diana rosse, Merit gialle, Camel blu, MS gialle, MS rosse, Marlborogold e rosse.Ma l'agente killer come finisce nelle sigarette? Il polonio alfa-radioattivo 210 si trova nei fertilizzanti usati nelle piantagioni di tabacco, ricchi di polifosffati contenenti radio e piombo. Poi, con la combustione, il fumo diventa radioattivo, piombo e polonio raggiungono l'apparato broncopolmonare e si fissano sulle biforcazoni dei bronchi segmentari. Qui, in combinazione con altri agenti, si manifesta la sua attività cancerogena. 
E il pericolo riguarda anche i fumatori passivi, il polonio 210, infatti - come si legge nell'analisi - si diffonde nell'ambiente circostante durante la combustione del tabacco.
Nel presentare lo studio, l'Iss ha anche tracciato l'identikit del "fumatore" italiano: è istruito, con un reddito medio, consuma più di 15 euro a settimana per le sigarette, non frequesta i centri anti fumo e non è disposto a rinunciare al vizio. In Italia si contano 11,8 milioni di tabagisti, cioè il 22,7% della popolazione. Un trend positivo nell'abbandono del fumo si è però registrato tra i giovani (18-24 anni) con un calo del 2%. Tra le principali cause che spingono a fumare l'influenza di amici e parenti resta al primo posto, ma tra le nuove motivazioni si registra un allarmante desiderio di fumare per ridurre l'appetito e perdere quindi peso.Per l'Oms - Organizzazione mondiale della sanità - sebbene in svariati Paesi si registri un calo dei fumatori, è necessario continuare ad agire con la prevenzione e la sensibilizzazione sui rischi legati al fumo. 
Per le sigarette vengono utilizzate le foglie del tabacco essiccate e trattate con diversi additivi aromatici che ne migliorano il sapore; oggi si utilizzano miscele composte da diversi tipi di tabacco e da altri ingredienti tenuti nascosti dai produttori. Quando il fumatore "tira", inspira direttamente il fumo prodotto dal tabacco che brucia, il quale agisce su labbra, cavità orale, gola, trachea; inoltre bisogna considerare il fumo prodotto dalla trasformazione della sigaretta in brace che, attraverso il naso, raggiunge anch'esso la trachea dove si concentrano i due tipi di fumo. Dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge si sviluppa un fumo contenente 4.000 sostanze diverse delle quali 40 considerate cancerogene.
Il fumo contiene sostanze irritanti come l'acido cianidrico, l'acroleina, la formaldeide, l'ammoniaca, il monossido di carbonio e l'acido prussico, immediatamente dannose per l'apparato respiratorio. La loro azione si esplica specialmente sulla mucosa di rivestimento dei bronchi e particolarmente su quelle cellule provviste di ciglia deputate alla pulizia che impediscono l'entrata nel polmone alle polveri, ai germi e alle sostanze tossiche in genere. Vengono così ostacolati i meccanismi di difesa dei polmoni, si favoriscono infezioni perché gli organi sono più esposti e indeboliti; se l'azione irritante continua, viene alterato anche il normale processo di rinnovamento cellulare dei polmoni. La continua azione irritante del fumo finisce per provocare la tosse, un'eccessiva secrezione di muco e, con il passare del tempo, anche patologie come la bronchite cronica e l'enfisema polmonare. Il primo sintomo di questi effetti dannosi sono proprio la tosse e il catarro che il fumatore accusa preferibilmente al mattino.Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metallitra i quali il cadmio che nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai non fumatori.Altra presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie.Altro costituente della parte corpuscolata è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.Il monossido di carbonio (CO) si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando" l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala.
L'apparato RESPIRATORIO è il più danneggiato dagli svariati inquinanti ambientali, atmosferici e altri come il fumo di tabacco.
La spiegazione la si ha facilmente se si tengono presenti alcune nozioni fondamentali di anatomofisiopatologia respiratoria.
Al Baylor College of Huston (Usa) hanno scoperto perché si fuma : perché il cervello di chi fuma prende le sue decisioni senza calcolare le conseguenze.
Ognuno di noi ogni giorno inspira ed espira 15-20 volte al minuto e cioè 21.000-28.000 volte in un giorno, pari a circa 7,5-10 milioni di volte in un anno e a oltre mezzo miliardo di volte nella vita.
Ogni giorno inspiriamo ed espiriamo 15.000 litri d'aria (circa 5 milioni e mezzo in 1 anno) che viene filtrata da una superficie alveolare di 70-100 m2.
Con l'inspirazione nelle 24 ore vengono convogliati negli alveoli 3.000 litri di O2, mentre con l'espirazione portiamo via dagli alveoli 6.000 litri di anidride carbonica (CO2).
E' quindi inevitabile che l'integrità dell'apparato ventilo-respiratorio possa venire attaccata da eventuali fattori negativi presenti nell'aria che si respira.
In ogni boccata di fumo sono contenute almeno 1015 (10 seguito da 15 zeri, numero impronunciabile) di sostanze ossidanti e irritanti che sono i principali responsabili di danni all'apparato respiratorio.
Il fumo contiene migliaia di componenti dannosi (circa 4000), ecco alcuni esempi :
NicotinaDipendenzaAumento della frequenza cardiacaDifficoltà circolatorie Monossido di CarbonioMinor nutrimento per i tessutiSangue meno ossigenatoIngiallimento della pelleCaduta dei capelliInvecchiamento precoceRidotta capacità respiratoria Sostanze irritantiAccumulo di muco nei bronchiBronchite cronicaEnfisema Benzopirene e altre sostanze cancerogeneAumentato rischio di cancro Polveri finiL'insieme delle polveri fini è chiamato Il PM10 (particulate matter).Sono altamente cancerogene.Le polveri fini penetrano in profondità nei polmoni, alcune attraversano anche gli alveoli polmonari, arrivano nel sangue, si depositano lungo le arterie e nel cuore, impregnando vari organi.
La nicotina è uno degli ingredienti fondamentali del tabacco. Quando fumiamo la maggior parte della nicotina sfugge nell'aria, nei polmoni ne arriva circa un quinto, una fumata di pipa produce leggermente più nicotina di un sigaro.
Più vivo è il fuoco della superficie che brucia, più nicotina entra nell'organismo, quindi più si fuma rapidamente più nicotina si aspira.
E più il mozzicone si accorcia più cresce la nicotina. La nicotina pura è un potente veleno, una sua goccia lasciata cadere sulla pelle di un coniglio, causa uno choc immediato.
Se si fuma un pacchetto di 20 sigarette al giorno, si aspirano circa 400 mg di nicotina la settimana, dose che, in una sola iniezione ucciderebbe come una fucilata.
Il sigaro fa meno male in generale della sigaretta? Sembra di si perché il 90% dei danni da fumo di sigaretta è dovuto alla carta e alla colla per incollare le cartine : una vera schifezza!
Provate per un mese a fumare dei sigari di qualità e dopo a fumare una sigaretta : non appena si accenderà, si sentirà immediatamente una tipico odore di carta di giornale bruciato che facilmente provoca nausea.
Questo odore solitamente non è percepito dagli abituali fumatori di sigarette.
Il sigaro non viene poi respirato e il fumo quindi non raggiunge i polmoni.
Ma fumare fa male sempre! Fumare sigari non è certo la soluzione per smettere di fumare : sembra infatti che fumare il sigaro, oltre ad apportare la velenosa nicotina, aumenti l'incidenza di determinati tumori come quello della lingua e delle labbra.
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine dimostra che un sigaro al giorno raddoppia i rischi di cancro a gola, laringe, naso, esofago e polmoni.
Basta qualche tirata per aumentare la frequenza cardiaca e la pressione e per peggiorare i disturbi respiratori.

Ecco alcuni esempi di danni causati dal fumo di sigaretta :
apparato respiratorio: le sostanze che causano danni a questo apparato sono molteplici: sostanze irritanti come acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca.
Bisogna sapere che affinché nel polmone giunga aria sana, nonostante l'inquinamento a cui siamo sottoposti, il nostro sistema respiratorio è dotato di un "sistema di pulizia", formato da molte cellule che oppongono una barriera all'entrata di polveri, germi e sostanze tossiche nel polmone.
Le sostanze irritanti del fumo di sigaretta sono in grado di danneggiare velocemente questo sistema di pulizia e quindi a facilitare il passaggio di sostanze dannose nel polmone.
Fumando, non solo si danneggieranno i polmoni, si è maggiormente esposti allo smog e alle sostanze inquinanti, non più trattenute dal sistema di pulizia.
La classica tosse e catarro del fumatore, sono sintomo di mancata efficienza del sistema di pulizia del polmone, causando eccessiva produzione di muco, bronchite cronica, enfisema.
Tra le sostanze che si depositano all'interno del polmone ve ne sono molte in grado di aumentare il rischio di tumore polmonare, causato per l'85-90% dal fumo di sigaretta.
Il fumo è causa anche di altri tipi di tumore delle vie respiratorie: cavità orale, faringe, laringe.
Sistema circolatorio e cuore : le sostanze dannose reponsabili dei danni all'apparato circolatorio sono soprattutto l'OSSIDO DI CARBONIO e la NICOTINA.
L'ossido di carbonio riduce la quantità di ossigeno disponibile per l'organismo: cuore, cervello, muscoli, etc. ricevono meno ossigeno.
Insieme alla nicotina, l'ossido di carbonio accelera la formazione delle placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni, elevando il rischio di INFARTO DEL MIOCARDIO e ICTUS.
Altri danni, ecco alcuni esempi : rischio di numerosi altri tumori oltre a quello del polmone e delle vie respiratorie: vescica, esofago, rene, pancreas, collo e corpo dell'utero, etc.
Caduta dei capelli, alito cattivo, macchie della cute e dei denti, danni alla cute.
Ogni sigaretta comporta l’assunzione di 1,4 mcg di cadmio ed un pacchetto di sigarette aumenta i depositi del cadmio di 4 mcg, impegnando e sottraendo capacità antiossidante a tutto l’organismo.
Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche.
Gli atleti professionisti, soprattutto in quei sport che richiedono il 100% delle prestazioni (atletica leggera, sci di fondo, ciclismo, ecc.) sono TUTTI non fumatori.
Nel 1986 che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara:  che l'uso di tabacco in tutte le sue forme è incompatibile con il raggiungimento dell'obiettivo salute per tutti entro il 2000 (tabagismo al di sotto del 20%); che la nicotina crea dipendenza ; che "la sigaretta è uno strumento di morte verso cui la neutralità non è possibile".
Il 90% circa dei fumatori conosce le conseguenze fatali del fumo, altri vedono nel consumo di sigarette un fattore di rischio per la salute e altri minimizzano l'entità per il timore di doversi privare di un piacere.
La vera pericolosità del fumo è ignorata da molti, anche perché i rischi reali spesso sono velati dalla falsa verità che la pericolosità effettiva del fumo non sia ancora scientificamente dimostrata.
Questo non è vero, infatti alcune statistiche affermano che muoiono per fumo più persone di quante ne muoiano ogni anno per incidenti stradali, per eroina, AIDS, omicidi e suicidi.
Gli effetti del fumo sono stati sottovalutati fino agli anni 90, ma oggi dopo lunghi studi si può affermare che è il maggior pericolo per la nostra vita e che uccide più vite umane di qualunque altra malattia.
Il 50% dei fumatori muore a causa dei danni procurati dal fumo, 1/4 nella fascia d'età compresa tra i 35 e 65 anni e un altro quarto del totale in età più avanzata.
Migliaia di morti per cancro sono dovute al fumo di tabacco: infatti nel tabagista il carcinoma polmonare ha una frequenza di 20 volte superiore che non tra i non fumatori e circa il 90% di tutte le patologie cancerose polmonari riguarda i fumatori di sigarette.
Le probabilità di ammalarsi di questa patologia aumentano di 10/15 volte fumando 20 sigarette al giorno e di 5 volte già con 10 sigarette.
Il rischio in definitiva aumenta in rapporto ad un consumo maggiore.
Oggi si è notato un aumento anche dei tumori della cavità orale, della vescica, dello stomaco e del colon.
Il fumo contribuisce ad una morte su tre per patologie cardiache a causa degli effetti sui vasi coronarici, infatti si stima che sia responsabile del 60% delle malattie cardiache con decorso infausto.
Le cellule precancerose a cause del tabacco possono sfuggire al controllo del sistema immunitario.
Una ricerca dell'Università di New York pubblicata dal Journal of Immunology ha mostrato che a causa delle sigarette le difese del corpo non sono in grado di segnalare all'organismo se è stato attaccato da cellule tumorali.
E' certo che il fumo abbrevia la vita dei fumatori di circa 8,3 anni secondo alcuni studi, altri parlano di un accorciamento della vita di 12 anni, ma tutti sono concordi nel dire che i fumatori muoiono precocemente sacrificando una buona parte della loro vita al piacere del fumo.
Uno dei primi effetti dannosi del fumo si manifesta sulla pressione sanguigna che registra un aumento di 30 mmHg già 10 minuti dopo la sua inalazione.
Il fumo è considerato il fattore di rischio dell'insorgenza dell'arteriosclerosi, patologia questa causata dal restringimento delle arterie che, quando diventa eccessivo, comporta gravi conseguenze per l'organismo, come patologie importanti dei vasi coronarici, angina pectoris, infarto e arresto cardiaco per la carente e insufficiente circolazione, debolezza cardiaca, restringimento delle arterie renali con ipertensione e insufficienza renale, restringimento dei vasi delle gambe e di quelli che forniscono sangue al cervello con conseguenti disturbi dell'udito, vertigini, ictus ed emiparalisi.
Il fumo favorisce la calcificazione dei vasi sanguigni, perciò spesso i fumatori soffrono di disturbi circolatori alle gambe e sviluppa quella condizione morbosa nota con il nome di "gambe del fumatore": questo patologia consiste nel restringimento e nell'occlusione di arterie delle gambe, con conseguente manifestazione dolorosa durante la deambulazione, perché il fabbisogno di ossigeno nel muscolo aumenta, ma questo non può essere soddisfatto a causa della diminuita capacità dei vasi sanguigni.
Il dolore che compare all'improvviso mentre si cammina, segnale questo della deficienza di ossigeno, costringe la persona a fermarsi per alcuni minuti, poi riprende a camminare per fermarsi nuovamente alla successiva manifestazione dolorosa.
Il fumo non danneggia un solo organo ,ma nuoce a più sistemi organici importanti per la vita, alterando cosi' le funzioni e aprendo la via a molte patologie.
Il tabagista soffre frequentemente di ulcere gastriche e intestinali, perché il fumo influisce sulla produzione degli acidi gastrici e inibisce la guarigione delle ulcere, ostacolando il successo del trattamento medico.
Le sostanze cancerogene del tabacco vengono eliminate attraverso i reni e la vescica, così tra i fumatori si nota una elevata frequenza di tumori a carico di questi organi, ma specialmente alla vescica, probabilmente a causa della ritenzione prolungata di urina al suo interno.
Immediatamente esposte al fumo e ai suoi effetti sono le vie respiratorie, specialmente il naso, la faringe, la trachea e i bronchi , perché sono questi gli organi deputati al trasporto dell'aria inspirata fino ai polmoni., che sono gli organi deputati allo scambio gassoso con il sangue.
Un danno alle strutture polmonari, cioè gli alveoli, che intervengono in questi processi di scambio pregiudica notevolmente la respirazione e porta a una situazione patologica anche grave.
Un altro danno correlato al fumo è l'impotenza nell'uomo secondo un inchiesta condotta in America che dimostra che questa è più frequente del 50% tra i fumatori che non tra coloro che non fumano.
L'alta incidenza di disturbi sessuali è da mettere in relazione con i problemi circolatori causati dal fumo.
 E' ormai risaputo che il fumo, oltre ad essere un vizio pericoloso per la salute, aumenta fortemente il rischio di impotenza. Infatti, circa il 44% degli uomini fumatori soffre di disfunzioni erettili, che in casi non rari possono trasformarsi in un completo ko del sistema riproduttivo.
La nicotina è un potente vasocostrittore, che indurisce vene e arterie, danneggia il cuore e fa diminuire l'afflusso di sangue all'organo sessuale maschile nel momento del bisogno. 
Il problema dell'impotenza provocata dal fumo ha trovato negli ultimi anni un rimedio efficace nei farmaci di nuova generazione contro l'impotenza.
Viagra, Cialis e Levitra possono combattere l'impotenza derivante dal tabagismo.
Le ossa non sono esenti dai danni del tabagismo, in fatti il fumatore spesso soffre di dolori alla schiena a causa dell'effetto che la nicotina ha sulla circolazione del sangue.
I dischi intervertebrali non ricevono una quantità di sangue e di nutrimento sufficienti, degenerano e diventano lentamente più sottili.
La bocca del fumatore è sovente colpita da gengivite, che s'insinua gradualmente nei tessuti più profondi del parodonto, causandone anche l'infiammazione che può con il tempo determinare la caduta dei denti.
E' ormai certo che i carcinomi della cavità orale vengono favoriti da queste diverse modalità di consumo del tabacco e il rischio di contrarre la malattia aumenta soprattutto nelle parti in cui viene posto.
Il fumo di sigaretta, soprattutto se associato all'alcol, rappresenta nel mondo occidentale un rilevante fattore di rischio nei confronti del carcinoma esofageo; inoltre aumenta il rischio di sviluppare adenomi del colon, e tumori del fegato.
La nicotina contrae le vene, l'alcool le dilata : quando beviamo e fumiamo assieme, è come se ci spronassimo con un pungolo per procurarci uno stimolo e contemporaneamente ci dessimo una bastonata sulla testa per neutralizzarlo.
Ricercatori neozelandesi hanno analizzato i diversi effetti che le sigarette e la cannabis hanno sui polmoni.
Ne è risultato che fumare uno spinello equivale a fumarsi 3-5 sigarette, infatti lo spinello non ha filtro e il suo fumo viene trattenuto a lungo nei polmoni.
 RELAZIONI CON LA CALVIZIESpesso i visitatori mi chiedono se fumare possa danneggiare il capello o peggiorare una calvizie. Io rispondo sempre di si, perché il fumo è un veleno e crea una quantità elevatissima di radicali liberi. Ora uno studio effettuato alla Harvard School of Public Health, mostra che il fumo incrementa quasi tutti i maggiori ormoni androgeni, inclusi DHEA, androstenedione, testosterone ed di-idro-testosterone (DHT), l'ormone maggiormente responsabile della calvizie androgenetica. Lo studio interessa 1241 uomini di mezza età, comparando i livelli ormonali di fumatori e non fumatori. Lo studio mostra come il DHEA è più alto del 18% nei fumatori, il DHEAS è più altro del 13%, l'androstenedione più alto del 33%, il testosterone più alto del 9% e il DHT più alto del 13%. E' ben conosciuto che livelli più alti di testosterone e DHT sono associati a livelli più alti nella caduta dei capelli. Fumare non farà cadere i capelli a chi non è predisposto geneticamente ma smettere di fumare, aiuterà a prevenire la caduta in chi è predisposto. Fumare inoltre può peggiorare una calvizie androgenetica già in atto.Uno studio del Far Eastern Memorial Hospital di Taipei (Taiwan) condotto su un campione di 740 uomini ha appurato che le sigarette a lungo andare mettono alla prova il microcircolo (la rete di vasi sanguigni più piccoli), alterando il modo in cui il sangue viene pompato verso i follicoli del cuoio capelluto e aumentando così, la gravità di un principio di calvizie.
 EFFETTI SULLA PELLERughe, borse, guance cadenti, pelle grigiastra : ecco la faccia del fumatore ! I medici lo avevano già notato nel 1800. Il melanoma (tumore della pelle) non è l’unico danno provocato dalla sigaretta alla pelle. I fumatori accaniti vanno incontro anche ad altri, gravi rischi cutanei. Sebbene una relazione fra fumo e cute fosse stata ipotizzata fin dal 1856, la certezza che esso sia causa dell’invecchiamento precoce del viso si deve a Ippen e Ippen, i primi, nel 1965, a identificare le nefaste modificazioni nel volto del 79% delle fumatrici abituali contro il 19% delle non fumatrici ed a coniare il termine di "smoker’s face" (faccia da fumatore). Nel 1969 lo studio del dottor Harry Daniell, in doppio cieco, dimostrò che i fumatori, fra 40 e 49 anni, avevano la stessa intensità di rughe dei non fumatori di vent’anni più vecchi. E, addirittura che, l’esposizione del volto al sole creerebbe meno danni per l’invecchiamento della pelle di quanti ne procuri il fumo. E la loro analisi è stata spietata: la faccia da fumo, ovvero il tipico aspetto del fumatore, oltre a manifestare solchi e rughe marcate, disposte in forma radiale soprattutto attorno alle labbra e agli angoli degli occhi, presenta un aspetto scarno con forte prominenza del contorno osseo e talvolta anche un lieve afflosciamento delle guance. Fenske e Smith poi, hanno citato nel loro articolo un’altra visibile trasformazione dovuta al fumo: la decolorazione accentuata delle unghie delle dita che sorreggono la sigaretta, tanto evidente che, se s’interrompe immediatamente di fumare, si sviluppa una distinta linea di demarcazione sulle unghie macchiate. Se assorbiti in via sistemica, i circa 4mila componenti tossici del fumo possono comportare preoccupanti danni al tessuto epidermico e modificazioni vascolari. Infine l’assorbimento del fumo implica anche un’alterazione delle fibre elastiche localizzate in parti della pelle più profonda, alterazione sicuramente più netta rispetto a quella provocata dall’elastosi solare.   Ennesimo male, presente quasi esclusivamente nei fumatori, è quello che gli americani chiamano Trench Mouth, una forma di gengivite necrotizzante ulcerativa (ANUG) che include appunto ulcerazione, dolore, sanguinamento e un cattivo odore nella bocca. Smettere di fumare rende la pelle più elastica e liscia già nel giro di poche settimane.  PARTICOLARI EFFETTI SULLA DONNAL'aumento del tabagismo tra le donne porta ad un incremento della patologia tumorale del polmone (+5,5% nel periodo 1975 - 1993). Sembra che il tabagismo diminuisca la fecondità: un vasto studio ha dimostrato che, mentre solo il 5% delle non fumatrici non ha concepito nei 5 anni seguenti l'interruzione della contraccezione, la percentuale arriva all'11% nelle forti fumatrici. Le fumatrici presentano un rischio due volte più grande di gravidanze extrauterine; sono maggiormente esposte alla dismenorrea, al cancro del collo dell'utero ed entrano in menopausa due anni prima; l'osteoporosi è più precoce. Anche il feto è esposto ad una serie di rischi importanti e l'aborto spontaneo è più frequente. Il monossido di carbonio e la nicotina provocano un aumento della frequenza cardiaca, dei parti prematuri, delle nascite di bambini ipotrofici con un peso ridotto di circa 200 gr. ed un incremento dei decessi perinatali. Le fumatrici che allattano fanno assumere nicotina ai figli. Per i bambini di genitori fumatori, attraverso il fumo passivo, il rischio di ammalare di bronchite o broncopolmonite ed otite nel corso del 1° anno di vita è doppio. E così pure l'incidenza di crisi asmatiche, la cui gravità è sicuramente aumentata. Tra le fumatrici che assumono contraccettivi orali, il rischio di crisi cardiache, ictus, flebotrombosi ed embolie è più elevato, particolarmente dopo i 40 anni. A carico della cute si osservano segni di precoce invecchiamento, per distrofia, perdita di elasticità e discromia. All'azione della nicotina si aggiunge l'azione della potente carica di radicali ossidanti che vengono inalati tra le oltre 4.000 sostanze chimiche prodotte dalla combustione della sigaretta. Stephen Hecht,  studioso del University of Minnesota Cancer Center,   ha dimostrato la presenza di NNK (nitrosamine 4-(methylnitrosamino)-1-(3- pyridyl)-1-butanone), uno dei più pericolosi cancerogeni presenti nel fumo di sigaretta (metabolita della nicotina), nella prima urina di neonati da madri che avevano continuato a fumare durante la gravidanza.    EFFETTI SULL'APPARATO DIGERENTETutti i fumatori hanno notato che una sigaretta sembra calmare i morsi della fame, almeno temporaneamente. La sensazione di fame è causata dalle contrazioni delle pareti dello stomaco e il fumo può sopprimere tali contrazioni. Il fumo può causare gastrite, favorendo l'accumulo di secrezioni acide e provocando bruciore di stomaco, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di un'ulcera  LA DIPENDENZASolo recentemente la nicotina è stata dichiarata ufficialmente una droga a tutti gli effetti, nonostante i dati sul suo elevato potere di indurre dipendenza fossero noti da decenni ai ricercatori dell’industria del tabacco. In un recente raffronto tra le proprietà delle differenti droghe maggiori, la nicotina detiene il maggior potere nell’indurre dipendenza rispetto a droghe maggiori, come eroina, cocaina ed alcol. La dipendenza indotta da una sostanza viene definita in base alla difficoltà di smetterne l’uso, alla frequenza delle recidive, alla percentuale di persone che ne diventano dipendenti, ed al ‘valore’ che essa detiene presso chi ne fa uso, nonostante tutta l’evidenza dei danni che essa è in grado di provocare. Accanto alla dipendenza farmacologica da nicotina, un ruolo decisivo che determina il legame tra fumatore e sigaretta è giocato dalla dipendenza psicologica. I suoi determinanti sono soprattutto legati a fattori sociali e culturali, alla gestualità ed all’effetto di tipo anfetaminico che la nicotina comporta, in grado di creare aspettative di miglior performance nell’affrontare la fatica, il lavoro, lo stress in genere. Dipendenza farmacologica e psicologica coesistono nello stesso individuo, ma in proporzioni diverse da soggetto a soggetto. Il fumo quindi dà effettiva dipendenza e schiavitù psicologica e fisica.Di 1.000 maschi adulti che fumano :1 morirà di morte violenta6 moriranno per incidente stradale250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.  CENNI STORICICome è venuto in mente alla gente di bruciare le foglie di tabacco così decorative per aspirarne il fumo? Dal giornale di bordo della Pinta di Cristoforo Colombo : "Il 6 novembre 1492 sbarcarono sul continente Rodrigo de Xeres e Luigi de Torres. Essi incontrarono per la strada molte persone che tornavano al proprio villaggio e sia gli uomini che le donne tenevano in mano un carbone acceso e delle erbe per gustarne il profumo così come era loro usanza. Erano delle erbe secche racchiuse in una certa foglia egualmente secca e dalla forma di quei moschetti di cui si servono i ragazzi il giorno di Pentecoste. Essi erano accesi ad una estremità e dall'altra la gente li succhiava e li assorbiva. E bevendo interiormente il fumo per aspirazione, questo fumo li addormentava e li inebriava per così dire per le narici. In questo modo essi non sentivano più la fatica. Questa specie di moschetti, come noi li chiamavamo, venivano detti nella loro lingua tabaccos." Principali eventi legati al tabacco :12 Ottobre 1492 Cristoforo Colombo scopre l'America (patata, pomodoro e tabacco compresi).1565 - Walter Raleigh, scopritore della Virginia, venne decapitato a Londra per avere portato un carico di tabacco e pipe e un indiano come "istruttore" .1570 - La pianta del tabacco venne importata in Italia da Nicolò Tornabuoni.1604 - Giacomo I di Inghilterra smentì pubblicamente le proprietà terapeutiche della sostanza.1611 - Nell'Impero ottomano i fumatori venivano trascinati alla gogna per le vie della città.1628 - In Iran ad alcuni mercanti di tabacco vennero pubblicamente tagliati il naso e le orecchie.1634 - In Russia i fumatori venivano scudisciati e condannati a morte se recidivi.1638 - In Cina a chi fumava veniva tagliata la testa.1642 - Papa Urbano VIII scomunicò tutti i fumatori.1660 - L'Inghilterra sottopose a tassazione il tabacco.1674 - La Francia istituì il monopolio di stato per il tabacchi.1689 - Pietro il Grande, fumatore di pipa, liberalizzò l'uso del tabacco in Russia.XVIII sec.- Nacque la sigaretta .1880 - Il 14 settembre James Bonsak presentò un brevetto per una macchina che sfornava 100000 sigarette al giorno. Fu una rivoluzione: crollarono i prezzi delle sigarette e si andò verso la produzione ed il consumo di massa.  Negli USA 15 Stati misero fuori legge l'uso del tabacco.Il provvedimento venne ritirato nel 1927. La grande diffusione del fumo è avvenuta a cavallo delle due guerre mondiali. FUMO PASSIVO Il fumo passivo è derivato dalla lenta combustione della sigaretta e dal fumo espirato dal fumatore in presenza di un non fumatore il quale, più o meno involontariamente, respira, inspira ed inala fumo che, si ricorda, è dannoso alla salute. L’unica differenza tra il rischio di ammalarsi che corre un fumatore rispetto a un non-fumatore è data dalla quantità di fumo e di nicotina che viene respirata in maniera continuativa.Dagli studi risulta che anche nell’organismo di chi è esposto alla combustione delle sigarette altrui si accumulano le sostanze nocive per l’organismo: nella saliva e nelle urine di chi vive con un fumatore, per esempio, si rileva la presenza di cotinina, la sostanza nella quale l’organismo trasforma la nicotina, in una quantità che è pari all’1% rispetto a quella presente nel convivente.
Ricerche americane hanno provato invece che per chi respira il fumo del coniuge o dei colleghi il rischio di tumore polmonare aumenta del 15-20%, e che per le mogli di fumatori accaniti la probabilità di avere disturbi cardiaci è doppia rispetto a quella delle donne non esposte al fumo.
Inoltre vivere con un fumatore può essere particolarmente dannoso per i bambini, che corrono un rischio di infezioni quattro volte superiore al normale: si indebolisce il loro sistema immunitario e diventano allora più comuni raffreddori, bronchiti, tonsilliti, tracheiti, otiti, e aumenta la probabilità di attacchi d’asma.
Gli elementi che amplificano la gravità del fumo passivo sono: il numero di fumatori, il numero di sigarette fumate, il tipo di sigarette, sigari od altro fumato, le dimensioni dell'ambiente chiuso dove si fuma, l'eventuale mancata ventilazione: il rischio di avere cancro o tumore ai polmoni ed altre malattie, secondo l'organizzazione mondiale della sanità, aumenta nei non fumatori in relazione all'aumentare dell'intensità di esposizione al fumo passivo simile a quanto sopra elencato.
L'effetto del fumo passivo diventa rilevante in ambienti chiusi e prive di adeguata ventilazione o in presenza di giovani (un fumatore passivo su quattro ha meno di quattordici anni): il fumo passivo è uno dei maggiori inquinanti presenti negli ambienti chiusi.
Chi è esposto tutti i giorni al fumo passivo aumenta la possibilità di contrarre tumori al polmone ed altre malattie.
Il fumo passivo aumenta i problemi ai polmoni, ai bronchi e crea crisi per chi soffre di asma nonché rinofaringiti, malattie coronariche e attacchi cardiaci a causa della nicotina e del monossido di carbonio, peggioramento di patologie già esistenti come angina pectoris, allergie, irritazione o lacrimazione degli occhi e irritazione al naso, starnuti, tosse, raucedine, nausea, mal di testa, problemi alla gola, riduzione delle funzioni respiratorie ed altri problemi.
È stato dimostrato che i non fumatori che vivono con i fumatori aumentano la possinilità del 20% - 30% di avere tumore o cancro ai polmoni.
È stato altresì dimostrato che anche solo 30 minuti di esposizione a fumo passivo inizia a creare danni all'apparato cardiocircolatorio a causa dell'immediata aggregazione piastrinica causa di un particolare addensamento del sangue: la reazione delle cellule endoteliali (rivestimento delle arteRIE coronariche) provoca difficoltà nel normale deflusso del sangue.
Il fumo passivo è cancerogeno e delle sostanze che contribuiscono a creare tumore e fa parte del gruppo 1 nella classifica effettuata alla IARC - International Agency for Research on Cancer -.
nel fumo passivo, c'è una maggiore presenza di sostanze cancerogene.
Tuttavia, a differenza di quello attivo, il fatto di non essere direttamente inalato, e di essere "disperso" nell' aria lo rende più "innocuo".
Il "fumo passivo" (passive smoke o second hand smoke) è quello che viene inalato involontariamente dalle persone che vivono a contatto con uno o più fumatori attivi ed è il principale inquinante degli ambienti chiusi. Infatti quando una sigaretta viene fumata, il fumo che si sviluppa è di due tipi:
- centrale (in inglese chiamato mainstream smoke) che rappresenta il fumo attivo ed è prodotto dall'aspirazione del fumatore in gran parte inalato (corrente primaria) e solo in parte espirato (corrente terziaria).
- laterale (in inglese sidestream smoke) che rappresenta il fumo passivo ed è prodotto prevalentemente dalla combustione lenta della sigaretta lasciata bruciare passivamente nel portacenere o in mano fra un "tiro" e l'altro (corrente secondaria) e dal fumo espirato dal fumatore attivo (corrente terziaria).
Questa distinzione tra i due tipi di fumo corrisponde a differenze nella loro composizione.
Ricerche di chimica analitica hanno dimostrato che nel fumo laterale alcune sostanze irritative, ossidanti e cancerogene sono presenti in concentrazione superiore a quella del primo centrale; naturalmente il fumo "laterale" è molto diluito nell'aria ambiente, mentre il fumo "centrale" è concentrato tutto all'interno dell'apparato respiratorio del fumatore.
Il fumo passivo oltre ad aumentare i rischi di cancro al polmone, fa lievitare del 40% anche quelli di sviluppare il diabete (quasi come se si fumasse direttamente).
 SMETTERE DI FUMARE Si fuma e si vorrebbe smettere ? Chiudere definitivamente con il tabacco può non essere facile, ma è sempre possibile, guadagnandoci in salute e in quattrini! Si è davanti ad una esperienza meravigliosa : liberarsi della schiavitù e riscoprire di essere i padroni di sé stessi.Dopo 20 minuti tornano entro i livelli normali sia la frequenza del battito cardiaco sia la pressione sanguignaGià dopo due ore dall'ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo, tramite l'urina.Dopo 8 ore le quantità di monossido di carbonio in circolo nel sangue diminuiscono e quelle di ossigeno tornano a salireDopo 12 ore, il monossido di carbonio scompare dall'organismo e, quindi, il sangue è in grado di trasportare più efficacemente l'ossigeno ai tessuti.Dopo una settimana, tutti i sensi, in particolare il gusto, si acuiscono. L'alito migliora, sono più puliti denti e capelli. Anche la pelle ha un colorito più roseo. Scompaiono i sintomi d'astinenza.Dopo un mese, l'epitelio cigliato delle vie respiratorie, distrutto dal fumo, si ricostruisce e il muco è rimosso dai bronchi. La tosse elimina sostanze dannose. Cala il rischio d'infezioni respiratorie.Dopo un anno, il rischio di patologia cardiovascolare, cioè infarto o ictus, cala significativamente. Questo perché la nicotina agiva come vasocostrittore sulle arterie, restringendole.Dopo 6/7 anni, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni smette di crescere e dopo alcuni anni può ritornare all'incirca pari a quello di una persona che non ha mai fumato.Dopo 15 anni il rischio di problemi coronarici (come l'aterosclerosi) è identico a quello di chi non ha mai fumatoSolo chi non ha mai avuto il vizio di fumare può pensare che per chiudere con il tabacco sia sufficiente la forza di volontà.
I fatti dimostrano che il tabacco è assimilabile ad una droga e quindi comporta una vera e propria dipendenza.
Una volta che l'organismo comincia ad avere bisogno della nicotina non si riesce più a fumare "quando si vuole".
Per molti anni spesso il fumatore non si pone nessun problema, poi un bel giorno si prende coscienza che il fumo comporta rischi.
Si dice a se stessi che si vorrebbe smettere ma non subito. Poi arriva il giorno in cui ci si rende conto che il fumo è un pericolo reale e si passa all'azione. E arriva il giorno in cui si spegne l'ultima sigaretta.
Il problema è dopo questo momento resistere.
Da questo momento in poi arriva la fase veramente difficile.
Stime affermano che il 55-60% ricade nel vizio del fumo entro 3 mesi e il 75% in sei mesi.
Ciò è dovuto in gran parte ai sintomi di astinenza da mancanza di nicotina.
In media si smette 4-5 volte prima di smettere del tutto. Ma è da capire che ogni tentativo è un passo fatto nella direzione verso la vincita contro il fumo!
Per rafforzare la propria motivazione è utile continuare ad informarsi sui danni che provoca il fumo e i benefici che apporta invece smettere.
Di solito è preferibile smettere di colpo.
Sostegni utili possono essere vedersi con un medico e frequentare un centro antifumo.
Consigli per combattere i sintomi dell'astinenza possono essere : nel momento che si ha voglia di fumare dedicarsi ad un'altra attività, bere un bicchiere d'acqua o mangiare una caramella, lavarsi i denti; se ci si sente nervosi farsi una passeggiata, una doccia, fare sport; per il senso di depressione parlare con una persona o qualche attività manuale, evitare alcool e caffè, evitare cibi troppo calorici.
Il fumo provoca poco piacere perché non si contrae il vizio al punto che l'organismo sopporti il gusto acre, il senso di bruciore e di secchezza di gola, pur di avere il modesto effetto narcotico del tabacco.
Se si riuscisse a non fumare per 24 ore e poi si riaccendesse una sigaretta, ci si accorgerebbe quanto sgradevole e nauseabondo sia il realtà il fumo.
Si pensi al giorno in cui si fumò la prima sigaretta.
Che sapore aveva ? Gassoso, forte, pungente, vero ?
Eppure è proprio a questo trattamento che si sottopone l'organismo tutte le volte che si fuma.
Ma il tabacco soddisfa veramente ?
Così come un buon pasto quando si ha fame o indossare un indumento pesante quando si ha freddo ?
Si sa bene che non è così.
Mentre si fuma si sa che presto se ne vorrà un'altra. Perché ?
Dopo avere fugacemente stimolato, il fumo deprime per un periodo molto più lungo, ovvero rallenta artificialmente l'attività normale dell'organismo.
E' così si sente il bisogno di fumare perché l'organismo si è abituato a subire con una certa frequenza questo effetto deprimente.
Quando si smette di fumare il cibo ha un sapore migliore, si comincerà a sentire nuovamente l'odore del mondo che ci circonda, ci si sentirà molto meno nervosi dopo un primo periodo di adattamento (circa una settimana) e ci si stupirà di vedere quante difficoltà si possono affrontare e superare senza aver bisogno di una sigaretta.
Ci si sentirà più calmi, più padroni di se stessi e sembrerà che la giornata abbia un maggior numero di ore, ci si sentirà di avere molta più energia.
Una volta smesso, non ci si conceda di tanto in tanto una sigaretta : questo manterrà vivo il desiderio di fumare.
Quando tra sei mesi o tra sei anni qualcuno vi offrirà una sigaretta, la rifiuterete, ma non in tono difensivo.
Direte : grazie...prima fumavo, ma ho smesso.
E gli altri guarderanno con invidia, come una matricola guarda un laureando che ha superato tutti gli esami.
Oltre a tutti gli altri piaceri fisici che il non fumare procura, vi accorgerete che mezza giornata e poi un giorno e poi due giorni senza fumare vi daranno un improvviso senso di libertà, d'indipendenza.
Liberatevi di questo subdolo assassino, non dimenticatevene volontariamente.
Colui che fuma sigarette deve, come qualsiasi altro individuo, valutare il rischio che corre rispetto al piacere mentale che trae dal fumo e fare la sua scelta, sapendo con certezza che il rischio è alto e ci sono vari altri modi per trarre piacere, anche in quei momenti in cui si decide di accenderne una.
Un ottimo prodotto naturale combinato per aiutare a smettere di fumare effettivamente è Winsmoke.

Cosa succede al proprio corpo quando si spegne l'ultima sigaretta?
Primo giorno : la pressione scendeDopo 20 minuti dopo l'ultima sigaretta la pressione e il battito cardiaco rallentano. Dopo 2 ore ci si inizia a liberare dalla nicotina, alcaloide che fa battere più velocemente il cuore. Dopo diverse minzioni al bagno si espellerà completamente, il polso tornerà alla normalità e i rischi di infarto si ridurranno drasticamente. Secondo giorno : più odori e più saporiIl giorno dopo aver spento l'ultima sigaretta si sentiranno meglio i profumi e i sapori. Infatti dopo 24 ore le terminazioni nervose dell'olfatto e del gusto danneggiate dal fumo iniziano a rigenerarsi. Intanto i polmoni saranno liberati completamente dal monossido di carbonio. Terzo giorno : aumento della fameDopo 2 giorni senza sigaretta il corpo inizia a dare segni di nervosismo con delle piccole crisi di astinenza. Vi può anche essere un piccolo calo della glicemia e avendo meno zuccheri nel sangue aumenta anche la fame. A questo punto può essere utile anche bere più acqua che aiuta anche a disintossicare. Quarto giorno : i bronchi si dilatanoLe "canne fumarie" che portano ai bronchi, non più invase dal fumo, si rilassano e ci si accorge di respirare molto meglio! Ora i bronchi accolgono finalmente più ossigeno perché rilassati Dopo un mese e oltre : 30% di fiato in più!Il catrame che ricopriva le ciglia bronchiali è sparito e la capacità respiratoria può aumentare del 30%. E le cose migliorano con il passare del tempo. Dopo 10 anni ad esempio i rischi di cancro al polmone sono gli stessi di chi non ha mai fumato.Leggere anche l'articolo relativo alla sigaretta elettronica.
Altri eccellenti prodotti che possono essere di aiuto per chi fuma, vuole smettere o per disintossicarsi sono : Winsmoke, Max Vit, High Orac, Omega 3 e Omega 6 (Cla) di Eurosup; Melatonina Zinco-Selenio Dr. Pierpaoli; Cardiofit di Naturomeds.
Vedere anche Zero Nico, Nicobrevin, Nicorette, Zyban, Acomplia, Smok-Ox.
Lettura consigliata il capitolo sulla disintossicazione interessante per i vari metodi e prodotti per disintossicarsi anche dal fumo di sigaretta.
Il fumo fattore di rischio per la calvizie androgeneticaIl fumo di sigaretta influenza il collagene della pelleAlopecia indotta in topi esposti al fumo di sigarettaCapelli grigi prematuri e caduta di capelli nei fumatoriLa nicotina provoca un accumulo di DHTEffetto della NAC e della vitamina B6 contro la caduta dei capelli indotta dal fumo di sigaretta.Il fumo annebbia la capacità decisionale 

0 commenti:

Posta un commento