Calcio scommesse - Buffon, Cannavaro e Gattuso nel giro delle scommesse

martedì 27 dicembre 2011

In un'intercettazione ambientale risalente al 30 novembre, Nicola Santoni parla di Gigi Buffon ("uno che scommette 100-200mila euro al mese") e di Cannavaro e Gattuso ("proprio malati"). L'intercettazione, però, non ha trovato alcun riscontro da parte degli investigatori

Sembra che ormai si sia aperto il classico vaso di Pandora. Da quello che era, sì, uno scandalo, ma tutto sommato limitato ad alcune realtà, si è passati ad un'indagine che non solo riguarda una presunta organizzazione che operava a livello internazionale, ma che coinvolgerebbe tutto il mondo del calcio. Serie A compresa. E giocatori azzurri.
In un'intercettazione ambientale risalente allo scorso 30 settembre, infatti, l'ex preparatore dei portieri del Ravenna, Santoni, si sarebbe lasciato andare a dichiarazioni molto delicate. Nell'intecettazione depositata agli atti - che non ha però trovato alcun riscontro da parte degli investigatori - Nicola Santoni dice che "Buffon gioca 100-200mila euro al mese. Lui, Gattuso e Cannavaro... sono proprio malati".
L'interlocutore sarebbe Maurinho Ernandes. I due si troverebbero nell'auto dell'ex preparatore atletico a parlare degli ultimi sviluppi dell'indagine sul calcio scommesse e specialmente del ruolo ricoperto da Cristiano Doni, ipotizzando la pena. "Se gli dan sei mesi - dice Santoni - dai, ne esce in modo diverso... può stare nella società..."
Poi il discorso avrebbe virato sul 'gruppo dei 'bolognesi" perché erano loro a fare "le cose grosse - dice Santoni - erano questi qua...che facevan girare sti soldi, sti qua di Bologna avevano assegni da cinque, seicentomila euro...lì erano veramente organizzati".
Infine la verita, la sua verità, sulla serie A: "Un ex calciatore...che sta collaborando con la procura di Napoli, perché il calcio è tutto truccato, è tutto marcio...e quindi...dirà due nomi e verrà fuori...perchè poi dopo c'è Buffon che gioca...gioca anche lui...sti qua. Gioca 100-200mila euro al mese!...no...eeh: lui, Gattuso...Cannavaro...sono proprio malati!... Si son fatti il loro mondiale, poi l'han vinto, quindi quello...".
Buffon e Gattuso, informati dall'ANSA sull'intercettazione di Santoni, hanno preferito non commentare. Mentre non è stato possibile, per ora, raggiungere Cannavaro.

Se l'empatia scatta solo per il cane

martedì 20 dicembre 2011

Per alcune persone è più facile avere pietà di un animale che di un mendicante


 
Come si spiega che alcune persone, di fronte a mendicanti o persone disagiate, riescono a distogliere tranquillamente lo sguardo; ma che davanti a un cane in difficoltà, si commuovono clamorosamente? A questo interrogativo hanno provato a rispondere gli esperti della Duke University e di Princeton (negli Usa), con uno studio i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica "Journal of Psychology".

Lo studio
Secondo gli scienziati statunitensi, alcuni individui avrebbero caratteristiche psicologiche che li conducono ad una maggiore empatia con gli animali e persino con la loro auto, piuttosto che con altri esseri umani in situazioni di svantaggio sociale, tossicodipendenti, immigrati o barboni che siano.
L'indagine è stata condotta studiando le risonanze magnetiche di 100 studenti volontari che si sono sottoposti all'esperimento: guardare immagini su uno schermo mentre veniva monitorata l'attività elettrica del loro cervello. Gli scienziati hanno scoperto che quando si osservano immagini di individui disperati, come donne senza fissa dimora o tossicodipendenti, le aree deputate all'empatia e alla socialità di alcuni dei volontari sembravano "spegnersi" o disconnettersi, cosa che non capita, ad esempio, quando si guardano immagini di animali, di auto e, fortunamente, anche di disabili.

Un meccanismo ...
psicologico particolare
Lasana Harris, che ha coordinato lo studio, la chiama "percezione disumanizzata" e potrebbe spiegare anche perché a tutti può capitare di distogliere lo sguardo dai mendicanti seduti in strada. È lo stesso motivo per cui, spiega ancora Harris, si può "facilmente attribuire una consapevolezza sociale - ovvero credere in una vita interiore fatta di emozioni - ad animali o automobili, ma evitare il contatto visivo con il mendicante sulla via di casa".
Secondo gli studiosi americani quel meccanismo psicologico potrebbe trovarsi in modi più accentuati in alcuni soggetti e potrebbe spiegare, citando gli esempi di Hitler, Pol Pot e Stalin, i grandi crimini della Storia commessi sotto le loro dittature sanguinarie. 
 

Apple, esplode fabbrica in Cina: rallenta produzione iPad2

(20 dicembre 2011) ROMA – Un’esplosione in Cina rischia di rallentare la produzione degli iPad2 e creare non poche difficoltà per quanto riguarda la produzione del prossimo iPad, il 3. A Shanghai, presso la Pegatron, sussidiaria di un’azienda di Taipei che lavora per Apple, è avvenuta un’esplosione che ha causato 61 feriti, di cui, però, solo 23 ricoverati in ospedale. La causa dell’esplosione avvenuta, il 17 dicembre scorso, a Ri Teng è simile a quella di un incidente avvenuto nel maggio scorso presso un impianto di Foxconn Technology. Il portavoce di Pegatron non ha immediatamente commentato l’accaduto.
 
Foxconn, il più grande produttore per Apple, aveva dichiarato a maggio, che l’uso di “polveri combustibili” aveva probabilmente causato, il 20 maggio scorso, l’incidente nello stabilimento di Chengdu, in Cina, dove tre operai morirono e 15 rimasero feriti. Pegatron ha dichiarato, il giorno dopo l’incidente, che solo alcuni dipendenti, feriti nell’esplosione, sono stati ricoverati in ospedale, ma non ha fornito ulteriori dettagli circa la causa dell’incidente anche se l’ipotesi più probabile è l’uso della polvere di alluminio usata per lucidare i case dell’iPad essendo la Pegatron specializzata, proprio nella costruzione dei cover posteriori degli iPad targati Apple.
Sempre a maggio 2011 quando vi fu l’incidente alla Foxconn, Apple e la sua sede a Taiwan che fornisce alla casa madre parti per iPhone, iPad, Mac, furono attaccati da gruppi di difesa del lavoro per le condizioni di lavoro presumibilmente non sicure e di sfruttamento in diverse aree della Cina continentale. Gli ultimi 15 mesi per Apple sono stati all’insegna del pericolo: incidenti sul lavoro e diverse esplosioni, incidenti legati alla sicurezza dei lavoratori, e in più una serie di suicidi degli stessi lavoratori presso gli impianti gestiti da Foxconn ha sollevato seri interrogativi su come i partner di Apple trattino i propri dipendenti.

«La Pegatron non era ancora entrata totalmente in produzione, non era stata ufficialmente aperta. Erano attivi solo alcuni reparti di produzione in prova e parte della struttura è in fase di pre-operazione di controllo – ha affermato Charles Lin, responsabile finanziario dell’azienda, che ha tentato di minimizzare l’accaduto – É una battuta d’arresto, ma relativamente minore a quella subita dall’esplosione di Foxconn».